Il Petrarca cambia presidente Chiusa l’era Toffano, ecco Banzato

PADOVA
Svolta storica per il Petrarca Rugby. Dopo nove anni alla guida della società, Enrico Toffano ha passato il testimone ad Alessandro Banzato, suo vice e braccio destro dal 2009. Un periodo importante per il rilancio della società, coronato da due scudetti, il primo nel 2011 e l’ultimo, il tredicesimo, conquistato il 19 maggio scorso battendo il Calvisano al Plebiscito.
Padovano, 55 anni, presidente e a.d. di Acciaierie Venete, gruppo siderurgico di famiglia tra i più importanti in Italia, Banzato da aprile è anche il presidente nazionale di Federacciai. Una figura imprenditoriale di primo piano, dunque, che diversamente dai presidenti tuttoneri che si sono succeduti negli ultimi 25 anni – Toffano, Lorigiola, Rinaldo, Valier e Geremia, tutti ex giocatori – si è avvicinato alla pallaovale solo da genitore, seguendo i figli giocare nelle giovanili petrarchine. L’ultimo presidente senza trascorsi da rugbista era stato l’avvocato Silvio Lisato, nel 1991.
L’ascesa di Banzato alla guida del Petrarca allontana così definitivamente anche le sirene che nel corso dell’ultima stagione lo volevano molto vicino ad acquisire la proprietà del Calcio Padova, ipotesi tramontata nell’autunno scorso con l’ingresso nel club biancoscudato del finanziere franco-armeno Joseph Oughourlian.
«Ringrazio con affetto Enrico, che è prima di tutto un amico. E, visto il rapporto personale che mi lega a lui, tutto il resto passa in secondo piano. È evidente la mia volontà di mantenere con forza l’unità di tutte le anime del club, e di puntare ad un avvicendamento nel segno della continuità e senza traumi», le prime parole da presidente di Banzato. «Per questo proseguirò nella nostra politica sportiva di valorizzazione dei giovani, connotata da un profondo rapporto con tutte le componenti della società, in particolare con il settore junior e con il suo presidente Antonio Sturaro, per il quale nutro profonda stima», ha continuato. «Quanto agli obiettivi sportivi dell’Eccellenza, visto ciò che è accaduto nel recente passato con la conquista dello scudetto, l’obiettivo è quello di rimanere ai vertici. Ciò ovviamente non significa vincere tutti gli anni, ma lottare con forza perché ciò possa avvenire. Infine, ringrazio quanti si danno da fare per mantenere alto il livello dell’organizzazione della società, in particolare per il supporto che mi garantiranno Beppe Artuso e Corrado Covi e tutte le altre figure preziose per il club».
Quello di Enrico Toffano è, invece, un passaggio di consegne indolore e già messo in programma, dopo otto anni da presidente e due preziosi tricolori conquistati, l’ultimo dei quali diventa così il miglior modo di lasciare la carica. «Era un avvicendamento previsto da tempo», ha assicurato Toffano. «Lascio la presidenza ad Alessandro, a cui faccio i miei migliori auguri, in un cambio pianificato indipendentemente dalla vittoria dello scudetto. Per me sono stati nove anni bellissimi, un’esperienza unica, che mi ha regalato due scudetti e molte altre soddisfazioni. Ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato e consentito di crescere in questi anni, e spero di essere stato anch’io propositivo e di aiuto per loro».
Toffano rimarrà saldamente legato alla società di via Gozzano. Sarà lui infatti a prendere le redini dell’associazione “Amici di Memo”, che raccoglie i “garanti”, una sorta di “cassaforte” del gruppo Petrarca. –
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