Il sogno di Diaw: «Giocare ancora titolare e aiutare il Cittadella a centrare i playoff»

Calcio Serie B: i granata a Pasquetta aspettano la Cremonese 
PRANDI - FOTOPIRAN - CITTADELLA - CITTADELLA LA SPEZIA .diaw
PRANDI - FOTOPIRAN - CITTADELLA - CITTADELLA LA SPEZIA .diaw

il personaggio



Il principale dubbio in casa Cittadella è ancora lo stesso: chi sostituirà Finotto nella prossima partita? L’attaccante trevigiano ieri si è sottoposto a un’ecografia di controllo, che sostanzialmente non ha variato il bollettino emesso in un primo momento, con Mattia costretto sicuramente a saltare la sfida con la Cremonese in cartellone la sera di Pasquetta (dirigerà il signor Guccini di Albano Laziale) e, molto probabilmente, ai box anche per quella successiva con l’Ascoli. Posto che Moncini non si tocca, che in difesa Frare sembra destinato a rimpiazzare lo squalificato Adorni giocando accanto a Drudi e che Settembrini dovrebbe tornare titolare in mezzo al campo, rimane da capire se lunedì sera Venturato si affiderà allo scalpitante Panìco, al grande ex Scappini, che però ha caratteristiche molto simili a quelle del “Moncio”, o a Diaw, a cui ha dato fiducia a Salerno.

«Fosse per me ovviamente giocherei sempre, ma già da quando sono arrivato a gennaio sapevo che non sarebbe stato facile trovare spazio, considerando che la squadra sta andando bene», racconta proprio Davide Diaw. «Io mi alleno per ritagliarmene il più possibile, consapevole di essere arrivato in una squadra che ha una sua identità precisa e che in un certo senso lavora a memoria ormai da quattro stagioni, mentre io devo ancora fare miei certi automatismi di gioco. Per il resto, è stato facile ambientarsi: Cittadella è una realtà simile a quella di Chiavari, da cui provengo. Sono due piazze piccole in cui si vive bene e ci si può allenare con tranquillità. E poi ho capito subito che questo è un gruppo sano, in cui è facile inserirsi».

Un gruppo chiamato a riscattarsi dopo il brusco stop di Salerno. «Sì, e con la Cremonese non sarà certo una partita facile. Anche se ora è un po’ staccata in classifica, non sono d’accordo con chi dice che non ha più nulla da chiedere al campionato: non è scritto ancora da nessuna parte che sia già fuori dai playoff e poi, in ogni caso, sappiamo che abbassare la guardia è il primo passo per perdere. L’affronteremo col massimo impegno, anche perché per qualificarci dobbiamo vincere più partite che possiamo, non ha senso immaginarci tabelle di marcia. Per quella che è la situazione attuale, Cittadella, Perugia e Spezia si giocheranno settimo e ottavo posto, e una resterà esclusa. Ci sarà lo scontro diretto fra loro, poi noi dovremo andare in Umbria: saranno due gare chiave».

Diaw dice la sua anche sull’annuncio del presidente di Lega, Balata, che ha confermato che la Var sarà introdotta per playoff e playout. «Visto quello che è accaduto l’anno scorso nella semifinale col Frosinone viene da dire che a Cittadella tutti non possono che essere favorevoli a questa decisione sul suo impiego. Chissà come sarebbe andata a finire se ci fosse già stata… Dopodiché, al di là delle battute, molto dipende da come viene utilizzata: in linea teorica quando è stata introdotta in Serie A doveva essere lo strumento che avrebbe posto fine a ogni polemica e invece ogni domenica assistiamo a dibattiti su dibattiti, e, come vediamo, l’interpretazione data dagli arbitri continua ad avere un peso considerevole. Allo stesso tempo i margini di errori, però, si riducono». —

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova