«Il Valsugana in Eccellenza guarderà ai propri under»

Il presidente Franco Beraldin e il futuro: «Sarà un’occasione straordinaria per i nostri U. 20 e U. 18. Roux resta come director, ma cerchiamo un altro tecnico»

PADOVA. Eccellente, per l’ottimo lavoro svolto negli ultimi 15 anni a livello di settore giovanile e per i 3 scudetti consecutivi vinti con le ragazze, lo era già. Da ieri il Valsugana Rugby Padova ha ufficialmente un posto in Eccellenza anche con la sua prima squadra maschile. Il fiore all’occhiello più prestigioso per il club di Altichiero, la partecipazione al massimo campionato nazionale, si è materializzato domenica, per un punto di differenza, al termine di un’altalena di emozioni contro il Cus Genova, sancita dal calcio del sorpasso decisivo di Benetti, a due minuti dalla fine, entrato dopo aver carambolato sulla traversa.

Appena un paio d’anni fa sarebbe stato un risultato impossibile per la piccola società di periferia fondata nel 1982 ad Altichiero, dopo un periodo pioneristico in seno al Csi nella vicina parrocchia del Sacro Cuore, grazie ad un nucleo di appassionati capeggiati da Alfredo Andreaggi, carismatico insegnante scomparso un anno e mezzo fa. Trentasei anni dopo, il Valsugana dovrà prepararsi a tenere testa ad avversari che si chiameranno Petrarca, Rovigo, Calvisano o Fiamme Oro e a sostenere i costi impegnativi del prossimo campionato di Eccellenza. Già da oggi, smaltita la sbornia da promozione, la dirigenza del club di via Querini inizierà a pianificare il suo futuro.

«Il primo elemento importante sarà verificare ambizioni e disponibilità dei nostri ragazzi», sottolinea Franco Beraldin, presidente del Valsugana. «Faremo una valutazione interna, per allestire una squadra che possa misurarsi nel massimo campionato italiano. Sarà un’occasione straordinaria per i nostri nazionali under 20 e per la squadra under 18. Valutata la nostra capacità di competere, guarderemo fuori. Con l’ottica di attrarre atleti del territorio e possibilmente giovani. Non escludo che possa tornare qualche talento cresciuto qui. Ma non faremo acquisti onerosi: non possiamo permetterci certe cifre».

Circa la conduzione tecnica, la società dovrà scegliere un nuovo responsabile, dato la rinuncia di Polla Roux. «Confermeremo comunque Roux come director of rugby: per noi è una garanzia degli equilibri della società dall’under 18 alla C, fino alla Serie A. Tutto sarà collegato. Ci teniamo anche a fare una Serie C competitiva», spiega Beraldin. «Il nome del tecnico della prima squadra verrà valutato insieme. La scelta dovrà essere compatibile con le possibilità del club ed inizierà dagli attuali quadri tecnici, a partire dagli allenatori Faggin, Boccalon e Volpato e dal preparatore Zanato».

Dopo gli uomini, le strutture. «Abbiamo qualche preoccupazione logistica. Avere uno stadio con una tribuna nuova per ospitare più pubblico è fondamentale. Mi confronterò presto con l’assessore allo Sport per capire costi e oneri del Plebiscito e per studiare un’ipotesi di investimento per una tribuna nel nostro campo. Voglio rassicurare l’ambiente: a fronte di un impegno maggiore per l’Eccellenza, non ci sarà nessuna riduzione degli investimenti sulle strutture o sui tecnici del vivaio».

Che budget vi servirà?

«Circa un 15% in più rispetto al budget complessivo di quest’anno. Al momento siamo sostenuti da 22 sponsor, che ringraziamo molto. Sarà importante attrarne di nuovi». E Beraldin chiude con una dedica importante: «I risultati di oggi non sono merito solo degli attuali dirigenza e staff tecnico. Passano per i lunghi e fruttuosi anni di presidenza di Fabio Beraldin e Lele Marchiori. E per i 4 anni di crescita tecnica con Alessandro Battistin, che oggi combatte contro una malattia micidiale. Domenica l’ho chiamato per primo, per ringraziarlo e riconoscergli il giusto merito in questa giornata storica per noi».

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