Il "vecchio" Padova abbandona Bresseo e la sede all'Euganeo

PADOVA. Il Calcio Padova Spa sta sparendo. Un pezzo alla volta. In silenzio. Lontano dai riflettori. Inghiottito dai debiti. Portando con sè 104 anni di storia sportiva della città. È di ieri la notizia che il legale della società di Penocchio sta redigendo due lettere che verranno spedite nelle prossime ore ai sindaci di Padova e Teolo. La prima per spiegare che la società ha intenzione di restituire all’amministrazione patavina le chiavi della sede di via Rocco, rinunciando anticipatamente anche all’uso sia dello stadio Euganeo che dell’Appiani. A Moreno Valdisolo (sindaco di Teolo, avvisato anche via sms) il Calcio Padova ha comunicato l’intenzione di abbandonare il centro sportivo di Bresseo con un anno d’anticipo.
Dunque il Calcio Padova e la società che la controlla (Iniziative Euganee srl di Penocchio) potrebbero ora percorrere la strada della messa in liquidità del club, cercando di trovare un accordo con i creditori. Un’ipotesi valida sotto il profilo giuridico, tuttavia difficilmente praticabile essendoci un’inchiesta della magistratura in corso. Anche perché tra i creditori c’è l’Agenzia delle Entrate. Impossibile che l’erario approvi sconti su versamenti maturati. Facile piuttosto che venga intrapresa un’azione revocatoria della richiesta di messa in liquidità, con il conseguente fallimento. Scenario che trascinerebbe nei guai amministratori ed ex amministratori del Calcio Padova.
Ma torniamo alla restituzione di sede e Appiani (che potrebbe essere una buona notizia per i Biancoscudati Padova che potrebbero trovare in un colpo solo nuova sede e campo d’allenamento) e del centro di Bresseo, che Valdisolo ha deciso di aprire alla Thermal Abano Teolo di serie D solo per gli allementi.
Addio Bresseo. È stato il primo cittadino di Teolo,diciamo così, a ispirare la lettera di Penocchio. Il 31 luglio, infatti, Valdisolo ha inviato una missiva alla sede di via Rocco per segnalare la situazione di degrado. A spingerlo a intervenire è stata a sua volta la comunicazione ricevuta dalla AB Global Service scarl di Parma, incaricata da Penocchio e Valentini a curare la manutenzione dei campi, con cui informava il Comune dell’interruzione del servizio per mancato rinnovo contrattuale. «Abbiamo comunicato al Calcio Padova che giovedì pomeriggio (domani, ndr) i tecnici del Comune accederanno agli impianti di Bresseo per una verifica del loro stato», spiega Valdisolo. «È una situazione insostenibile che può pregiudicare il futuro dell’impianto che auspico torni prima possibile a disposizione della comunità di Teolo. A questo punto attendo a braccia aperte la comunicazione ufficiale che la società se ne va da Bresseo».
Il futuro Thermal. A sostituire il Calcio Padova al Centro sportivo di Bresseo sarà la Thermal Abano Teolo che ha già presentato richiesta dell’uso delle strutture al Comune. In base alla domanda la società calcistica di serie D presieduta da Pierluigi Maistrello, per la stagione sportiva 2014/2015 dovrebbe usufruire di due campi da calcio e degli spogliatoi. In cambio si impegnerebbe nella gestione e manutenzione delle strutture. I campi interessati sarebbero il principale con la tribuna per le partite casalinghe della squadra juniores e delle due squadre regionali del settore giovanile e uno secondario per gli allenamenti pomeridiani.
La storia. La convenzione tra il comune di Teolo e la società Calcio Padova per una durata di 25 anni prorogabile di altri 10 è stata sottoscritta nel 1992 dall’allora sindaco Federico Dianin e dal presidente Marino Puggina. In cambio dell’area (circa 60 mila metri quadrati) dove poter realizzare le strutture necessarie agli allenamenti e ad alcune partite del settore giovanile, il Calcio Padova si era impegnato a costruire per il Comune una struttura geodetica, una pista di atletica a 6 corsie e altra impiantistica sportiva minore. Da subito fu realizzata la struttura geodetica mentre più avanti ci si è accorti che la pista, così come da convenzione, non ci stava negli spazi destinati. Allora fu modificata la convenzione e in cambio della pista di atletica dovevano essere costruite entro un paio d’anni altre strutture come un percorso vita e dei campi da tennis. In merito a questi impianti si innescò un contenzioso tra comune e società che sfociò nell’escussione della fidejussione di 500 mila euro da parte del Comune. Erano i tempi della presidenza Viganò. Con l’arrivo di Marcello Cestaro sul Centro sportivo Euganeo Bresseo tornò l’interesse del Calcio Padova tutto all’improvviso. Nel 2011 la società intendeva realizzare un campo da calcio in erba sintetica e rinnovare tutte le strutture ormai obsolete per una gestione sportiva moderna di una squadra professionistica. Progetto che rimase sulla carta. Il resto è storia recente.
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