Imparare il calcio e crescere bene

PADOVA. La Nazionale under 19 non riesce a qualificarsi per i campionati Europei: quella under 20 ha disputato solo uno degli ultimi 3 mondiali di categoria; l’under 21, il nostro fiore all’occhiello, dopo 32 anni non sarà nemmeno presente alle Olimpiadi di Londra, sbattuta fuori prima ancora di arrivare alla fase finale degli Europei dalla corazzata Bielorussa. Coverciano ha un problema. Facile dirlo adesso, meno raccogliere per tempo l’sos lanciato da Azelio Vicini, che nel 2002 ,parlò dello scadimento tecnico del panorama calcistico nazionale. Dieci anni dopo Settimio Stallone, parte proprio dalla lungimiranza di Vicini per lanciare il suo ultimo saggio «Imparare il Calcio. La formazione delle abilità tecniche e delle competenze tattiche nel rispetto dei naturali ritmi di crescita» presentato ieri alla Scuola dello sport Veneto alla presenza del coordinatore dell’istituto, Dino Ponchio e del presidente regionale del Coni Gianfranco Bardelle. Premessa fondamentale: il manuale, che il numero uno del Coni Veneto promette di offrire a tutti i lettori della Biblioteca dello Sport in allestimento, propone un metodo per offrire nuovi stimoli d’allenamento ai tecnici del settore giovanile.
«Mancava un testo destinato al livello giovanile che riuscisse a far capire le differenze tra le varie fasce d’età. Il problema, secondo me, è che molti tecnici vogliono scimmiottare i metodi d’allenamento delle squadre professionistiche, quando invece per la crescita dei ragazzi serve altro», spiega Stallone, ex atleta agonistico di varie discipline e da una vita maestro di calcio.(s.v.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova