Inter a passo di carica Cassano e Palacio stendono il Catania

Quarto squillo consecutivo dei nerazzurri, ora al terzo posto Maran lamenta la mancata concessione di un rigore
Inter Argentinian forward Rodrigo Palacio celebrates after scoring a 2-0 lead during a Serie A soccer match between Inter Milan and Catania at the Giuseppe Meazza stadium in Milan, Italy, 21 October 2012. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
Inter Argentinian forward Rodrigo Palacio celebrates after scoring a 2-0 lead during a Serie A soccer match between Inter Milan and Catania at the Giuseppe Meazza stadium in Milan, Italy, 21 October 2012. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

MILANO. Cassano e Palacio. In attesa del ritorno del miglior Milito (oggi uomo-assist) i due nuovi acquisti regalano la quarta vittoria consecutiva - la quinta nelle ultime sei partite - all’Inter, che si impone 2-0 sul Catania e torna al terzo posto con la Lazio, a -1 dal Napoli e a -4 dalla Juve. Non è stato semplice per i nerazzurri piegare gli etnei, che per voce di Montella reclamano - a ragione - per un rigore non assegnato nella ripresa (contatto Guarin e Gomerz) e che, nel primo tempo, hanno fallito due clamorose occasioni con Almiron e Izco.

Pronti-via e Barrientos per Almiron, bucano la chiusura Samuel e Ranocchia ma l’ex juventino grazia Handanovic calciando altissimo dal dischetto del rigore. La replica nerazzurra con Cassano, attivissimo in questi primi minuti. Manovra interista un pò lenta, Stramaccioni ha optato per alcune novità. Ad esempio, Palacio (e non Coutinho) con Cassano alle spalle di Milito; e poi Obi a destra a centrocampo (avvio con qualche difficoltà) e Mudingayi (né Gargano, né Guarin) con Cambiasso in mezzo. Mattatore Barrientos: dai piedi del Pitu, al 15’, nasce un assist al bacio per Marchese, rimontato in extremis da Ranocchia. Al 28’ l’Inter passa: perfetto l’assist di Cambiasso per Cassano. Prima dell’intervallo il Catania sfiora due volte il pareggio: con il sinistro di Marchese (bene Handanovic) e soprattutto con il colpo di testa di Izco, fuori di un soffio.

È un’Inter che sembra più sicura quella che approccia la ripresa: i tre davanti si muovono bene ma manca qualcosa nell’ultimo appoggio: al 7’ Zanetti, servito da Milito, viene anticipato d’un soffio da Andujar. poi, da un cross di Juan Jesus, Palacio sbaglia tutto di testa nel cuore dell’area rossoblù. Ma San Siro, nonostante il bel pomeriggio di sole, trema al 23’ quando Bergessio non aggancia un bel pallone servitogli da Alvarez. Stramaccioni cambia: dentro Gargano, Alvarez e Guarin per Obi, l’applauditissimo Cassano e Mudingayi. Il Catania punge: da Bergessio ad Almiron, deviazione in angolo dell’onnipresente Ranocchia. In contropiede occasionissima nerazzurra: lo conduce Gargano, lo rifinisce Milito per Alvarez, che al momento del tiro si fa murare da Spolli. Alla mezz’ora il Catania reclama un penalty per un fallo di Guarin su Gomez: Russo lascia giocare e sbaglia, il contatto c’era. Gran partita: Cambiasso sfonda sulla sinistra e pesca Ranocchia, palo pieno del difensore. Al 36’ Ricky Alvarez spreca ancora: perde troppo tempo sull’assist preciso di Milito e Andujar ci mette una pezza. Il Catania è sempre in partita: Samuel è decisivo su Gomez, poi Barrientos spara alto dal limite. Al 41’ l’Inter chiude il match: da Milito palla al bacio per Palacio, che stoppa di petto e indovina al volo il sinistro giusto, primo gol in campionato per l’argentino e 2-0.

«La classifica non è intelligente guardarla adesso», commenta alla fine il tecnico nerazzurro Andrea Stramaccioni «noi siamo una squadra in crescita mentre le altre che ci stanno davanti hanno cambiato pochissimo. Noi dobbiamo pensare a migliorare gara dopo gara, di positivo c’è che è stata la partita più bella nel secondo tempo. Ci siamo divertiti e abbiamo divertito».

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