Juventus - Napoli, stavolta si gioca Ma non è così sicuro

G. Odd.

TORINO

Stesso stadio, identico programma e medesime polemiche. Sembrava impossibile ripetere il caos di Juve-Napoli, «la madre di tutte le partite rinviate», ed invece riecco spuntare la sfida fantasma – 459 giorni dopo quel famoso 4 ottobre 2020 – con un surplus di follia. Che si giochi stasera allo Stadium oppure no, nessuno lo sa veramente ed è proprio questa incertezza che rende ancora più surreale la situazione.

A differenza della scorsa stagione, il Napoli è arrivato a Torino nonostante sia stato accertato un focolaio Covid tra gli uomini di Spalletti (per altro assente anche lui in quanto positivo) e tre giocatori siano stati posti in quarantena mentre l’aereo era già in volo. Un colpo di scena figlio della decisione dell’Asl Napoli 2 Nord, competente per territorio su Castel Volturno (dove ha sede la società di De Laurentiis) e sul litorale Domizio (dove risiedono molti calciatori azzurri), che ha bloccato Rrahmani, Zielinski e Lobotka per i contatti con positivi e per l’assenza della terza dose del vaccino. Dunque i tre calciatori dovranno rimanere nell’albergo torinese in isolamento, mentre i compagni Meret, Mario Rui e Malcuit erano già stati fermati prima dell’ultimo allenamento.

La confusione non manca, anche perché l’altra Asl campana competente (Napoli 1) ha segnalato il focolaio e il «continuo trend di casi positivi», ma non ha bloccato la trasferta come invece avvenne 13 mesi fa. Il dirigente, nel comunicato finale dopo l’indagine epidemiologica, si è limitato ad una generica raccomandazione di prudenza. Un bel modo per lavarsi le mani, mentre il Napoli oggi si sottoporrà a nuovi tamponi e non sono escluse altre sorprese. Con il possibile intervento dell’Asl di Torino in caso di altre positività.

Per ora c’è una sola certezza: Juve-Napoli è in programma alle 20,45 perché la Lega Serie A non ha disposto alcun rinvio e dunque le due squadre sono chiamate a presentarsi allo stadio. Un déjà vu, anche se nell’ottobre 2020 si sapeva già che gli azzurri non si sarebbero presentati perché rimasti a casa in quarantena. Oggi il discorso è diverso, anche se il Napoli potrebbe schierare solo 16 giocatori dopo averne convocati 19, compresi sei della Primvera. Il vice di Spalletti, Marco Domenichini, è chiamato a risolvere un bel rebus con ben 12 assenti. La Juve invece aspetta di capire se troverà un avversario stasera o dovrà attendere i fatidici 45 minuti prima del rinvio. «Noi siamo pronti – commenta Massimiliano Allegri – e ci sono organi competenti che devono prendere le decisioni. Credo si giocherà e allora dovremo fare attenzione al Napoli, che in emergenza ha vinto a San Siro contro il Milan: è uno scontro diretto per la Champions». —

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