Kostner, esibizione da applausi È terza e oggi può puntare all’oro

SOCHI. Un angelo sceso giù dal cielo, sulle note dell’Ave Maria di Schubert, a scaldare un ghiaccio mai sembrato così sottile, così morbido. Vedere Carolina Kostner danzare è quasi un’esperienza mistica. Soave, dolce, bellissima, intensa. Perfetta. Un’esibizione che cancella d’incanto le amarezze olimpiche passate e la proietta verso un podio che sarebbe il naturale epilogo per chi, in questi anni, ha raggiunto la piena maturità, l’equilibrio interiore dei forti. Danza Carolina, con una fiducia che poche altre volte aveva mostrato.
Anche i giudici si sono tolti il cappello, premiandola con un 74,12 (37,49 di elementi tecnici e 36,63 di componenti del programma) che la piazza al terzo posto in attesa del libero di oggi, meglio di quanto già ottenuto nella gara a squadre che rappresentava il suo primato personale.
Sopra la 27enne bolzanina delle Fiamme Azzurre, punteggio alla mano, solo la coreana Kim Yuna e la russa Adelina Sotnikova. La prima, campionessa olimpica e del mondo in carica, è leggera e bellissima come sempre, e manda in estasi gli spettatori e non solo (74,92) mentre la Sotnikova riscatta la delusione per l’altra sua giovane connazionale, la 15enne Yulia Lipnitskaya, con 74,62. Saranno loro tre, racchiuse in pochi decimi, a giocarsi nel libero la vittoria finale.
«Ma io non ci penso tanto, spero solo di dormire bene», alza le spalle Carolina, a conferma di una serenità straordinaria.
Quella che forse è mancata ad altre due candidate all’oro, la già citata Lipnitskaya, lontana dalla perfezione mostrata nella gara a squadre (quinta con 65,23 e omaggiata dal pubblico con decine di mazzi di fiori a fine esibizione) e Mao Asada, mai così male. Dietro anche una brava Valentina Marchei (12esima con 57,02), è la vera sorpresa di giornata.
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