La Juventus ci crede e promette battaglia all’Atletico Madrid

TORINO. Crederci, sempre e comunque, anche quando per una volta i pronostici non sono favorevoli. Sconfitta 2-0 al Wanda Metropolitano, la Juventus promette “battaglia” all’Atletico Madrid tra venti giorni. «Venti giorni per essere pronti a una sfida da vivere, e vincere, tutti assieme. Fino alla fine», sottolinea Massimiliano Allegri, convinto di poter centrare una rimonta soltanto sfiorata la scorso anno con il Real Madrid. Per riuscirci servirà una partita perfetta sotto tutti i punti di vista, contro un avversario che ha dimostrato tutto il suo valore, oltre a una buona dosa di cattiveria, quella che ieri sera è mancata del tutto ai bianconeri.
Nella testa del tecnico bianconero la rimonta non è un obiettivo irraggiungibile, ma un traguardo che passa da un altro approccio alla partita. Al Wanda Metropolitano, catino ribollente che ha messo le ali ai Colchoneros ben più della famosa bevanda energetica, i bianconeri sono stati travolti dalla “banda di Simeone”. Proprio quella che si dice una “serata difficile” , come la definisce Cristiano Ronaldo, beccato per tutta la gara dai tifosi avversari per i suoi trascorsi con i rivali dell’altra parte di Madrid e uscito dal campo a mani vuote. “Ora crediamoci” , reagisce il portoghese sui social.
Per riuscirci il 12 marzo, all’Allianz Stadium, ci vorrà un altro CR7, ma anche un’altra Juventus. «Al ritorno servirà una Juve diversa, dove ognuno di noi dovrà tirare fuori più del massimo in campo e fuori. Insieme ce la giocheremo», assicura Bonucci, al centro delle polemiche per il contatto accentuato con Gimenez da cui poi è nato il gol del vantaggio spagnolo. Un errore costato il gol alla Juventus, svelato dalle telecamere e messo all’indice dai social network, tra ironia degli avversari storici e rabbia dei tifosi bianconeri.
Se il cuore spera, la mente analizza lucidamente i precedenti che non sorridono certamente alla Juventus: nelle 25 sfide a eliminazione diretta che hanno visto l’Atletico aggiudicarsi il match d’andata, i Colchoneros hanno anche conquistato il passaggio del turno, statistica impietosa che, insieme agli zero gol finora segnati dalla Juventus contro la squadra di Simeone nei tre precedenti, descrive bene i contorni dell’impresa a cui è chiamata la squadra di Allegri.
E allora subito al lavoro, dopo il rientro da Madrid all’ora di pranzo, per un allenamento che deve essere servito anche a sbollire la rabbia di una sconfitta che così netta nessuno se l’aspettava. Il campionato è di nuovo alle porte e il calendario offre, contro il Bologna al Dall’Ara, l’occasione migliore per ripartire, forti dei 13 punti di vantaggio in testa alla classifica, per ritrovare le certezze perse nei 90 minuti del Wanda Metropolitano.
“Venti giorni per essere pronti” , è il ritornello che mister Allegri continua a ripetere dall’altra sera a tutto lo staff e ai giocatori. Una eventuale eliminazione dalla Champions, dopo quella dalla Coppa Italia, svuoterebbe la stagione bianconera degli obiettivi più importante, nonostante uno scudetto – l’ottavo consecutivo – praticamente già in tasca. La stagione è dunque al bivio. Tocca alla Juve scegliere quale strada imboccare. —
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