Mario Cestaro, il fratello dell’ex presidente Marcello azionista del Vicenza

PRANDI - FOTOPIRAN - PADOVA - PADOVA SALERNITANA.lollo
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VICENZA. I Cestaro tornano in campo. Non che tra di loro e lo sport il cordone ombelicale si sia mai reciso (con il Famila Schio di basket femminile hanno vinto scudetti e coppe in serie), ma non può non fare notizia che, dopo i 10 anni trascorsi alla guida del Calcio Padova, con 140 milioni di euro investiti e un’uscita di scena finale tra polemiche e insulti per l’ex presidente Marcello, complice la sciagurata gestione in tandem con Penocchio (il club sparì dal professionismo nel luglio 2014, per poi ripartire dalla Serie D, grazie a Bergamin e Bonetto), un altro Cestaro, Mario, sia entrato a far parte della compagine azionaria del L. R. Vicenza, salvato l’estate scorsa da Renzo Rosso con il trasferimento del titolo del Bassano ai piedi dei Colli Berici. Conta poco che il suo ingresso, insieme a quello di altre dieci aziende del territorio, titolari alla fine del 40% del capitale biancorosso, sia come “persona fisica”, ufficialmente senza coinvolgere la Unicomm di Dueville, di cui è proprietario alla pari con il fratello Marcello, la realtà è che all’appello di Rosso ha risposto anche chi aveva detto “mai più nel calcio”.

Proprio Mario, infatti, era stato il più accanito oppositore all’avventura di Marcello nel Padova. Evidentemente si è ricreduto, nonostante la Unicomm abbia dovuto sborsare oltre 7 milioni per pagare dipendenti e fornitori del vecchio Acp 1910 ed evitare il fallimento. Come dire: mai dire mai... —

S. E.

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