«Mi chiamo Ronaldo segno su punizione ma non mi prendo il 7»
Quando arrivò per la prima volta a Padova, nove anni fa, l’accostamento aveva fatto sorridere ma nulla più. All’epoca Ronaldo (il Fenomeno) si stava ritirando dopo una seconda parte di carriera non troppo scintillante, mentre Cristiano Ronaldo si era appena trasferito al Real Madrid e doveva ancora aprire il suo ciclo leggendario. Adesso, invece, a sorridere è Ronaldo Pompeu Da Silva ogni qual volta (ovvero quasi sempre) qualcuno gli fa una battuta su CR7, lo accosti al campione, gli chieda di replicarne l’esultanza come ha fatto il Padova, scimmiottando la grafica della Juventus in uno dei tormentoni dell’estate. Potere dei social e di un calcio che vive di immagini e icone. Ronaldo il biancoscudato la prende con ironia, come è normale che sia rifugge qualsiasi paragone, accontentandosi di essere uno dei top player del Padova che sta nascendo. «Ma la maglia numero sette non me la prenderò», ribadisce il regista brasiliano. «Abbiamo già fatto l’asta in spogliatoio e mi sono preso la mia fidata numero 14. Che non è il doppio di sette, ma un numero al quale sono molto legato perché è il giorno in cui è nata mia figlia».
A Ronaldo saranno affidate le chiavi del gioco biancoscudato e già nelle prime amichevoli ha avuto modo di mettersi in mostra e strappare i primi applausi dei tifosi, soprattutto per la straordinaria punizione segnata contro il Levico Terme. «Anche se si tratta solo di amichevoli sono contento. Sto iniziando piano piano a calibrare il piede, spero di segnare ancora su punizione anche in campionato. Ci stiamo allenando molto sulle palle inattive, per questo ho esultato dopo il gol, vuol di dire che il lavoro sta iniziando a pagare».
Quali sono le prime indicazioni che le sta dando Sullo? «Il mio ruolo, per come vuole giocare il mister, è molto importante. Sto cercando di capire bene cosa mi chiede il tecnico, anche se in questo momento siamo stanchi e abbiamo le gambe pesanti. Una volta tornati a Padova abbasseremo i carichi di lavoro e saremo più brillanti».
Quanto è complicato riformare una squadra quasi da zero, dal punto di vista dell’affiatamento fuori e dento dal campo? «Ci vuole solo un po’ di pazienza. Siamo quasi tutti nuovi, compreso lo staff, ci stiamo conoscendo ma vedo che si sta già formando un bel gruppo. Speriamo di essere al completo il prima possibile per avere più tempo per lavorare tutti assieme».
Il tutto nell’attesa di conoscere gli ultimi volti nuovi che ancora non sono scesi in campo, compreso Denilson Gabionetta, che Ronaldo ritrova dopo averci giocato assieme a Salerno. «Mi ha fatto piacere il suo arrivo. Lo vedo carico, sarà molto importante per noi».
Mentre continua il mercato (preso Pelagatti, ne scriviamo qui a fianco) e continua la preparazione in altura, che si concluderà domani con l’amichevole contro la Virtus Verona a Trento, il Padova ha già iniziato a programmare gli eventi per il ritorno in città. Mercoledì prossimo alle 19.30 saranno presentate allo stadio Appiani le nuove maglie firmate da Kappa per la prossima stagione, al termine dell’allenamento aperto al pubblico che la squadra sosterrà proprio in via Carducci. Intanto la campagna abbonamenti, che fino al 13 agosto sarà riservata solo agli abbonati della scorsa stagione, ha sforato quota mille, attestandosi ieri sera a 1080 tessere rinnovate. Dopo Ferragosto la campagna sarà aperta a tutti i tifosi. —
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