Missione compiuta Petrarca a San Donà manca solo il bonus

Missione compiuta a San Donà. Il Petrarca batte in trasferta 24-14 i biancazzurri veneziani e mantiene la quarta posizione tenendo a bada il Mogliano, quinto, che ieri ha beffato il Rovigo al Battaglini. A sei giornate dal termine della stagione regolare, la classifica del campionato di Eccellenza vede i bianconeri patavini occupare l'ultimo posto utile per i playoff, con due punti di vantaggio sui trevigiani. La squadra di Moretti e Salvan ha interpretato la gara con maturità, prendendo la leadership in avvio di gara, recuperando subito gli avversari dopo aver subito meta e chiudendo la gara nella ripresa con la terza marcatura. È mancato il bonus, nonostante alcune occasioni favorevoli nel finale, ma resta l'unico rammarico di una giornata positiva. Targa e compagni hanno sfondato subito la diga dei padroni di casa, passando dopo pochi minuti con Furia al termine di un'azione del pacchetto di mischia. Il piede di Menniti-Ippolito (tornato ieri al 100% dalla piazzola dopo un periodo di flessione) porta a dieci i punti di vantaggio per i bianconeri ma il calciatore sandonatese Brussolo riduce il gap con due piazzati. A cinque minuti dal termine del primo tempo il San Donà passa al comando con una meta del centro Flynn, che trova il canale giusto all'esterno dell'apertura. Brussolo questa volta però sbaglia la trasformazione Il Petrarca però mostra subito i denti e ribalta la situazione prima del riposo con una poderosa rolling maul conclusa in meta ancora dal giovane e possente pilone Furia, con Menniti-Ippolito ancora puntuale dalla piazzola. Nella ripresa lo scontro s'intensifica sui punti d'incontro, con San Donà, matricola tornata in massima serie dopo un decennio di assenza, che dimostra di essere un organico cresciuto notevolmente nel corso della stagione. Se ne vanno così circa venti minuti in cui nessuna delle due squadre riesce a trovare soluzioni vincenti. A rompere l'empasse è un altro calcio di punizione dei veneziani, che si portano a meno 3. A questo punto però il Petrarca ritrova la necessaria lucidità per segnare ancora, questa volta con un'azione penetrante conclusa in meta dal capitano Targa, con Menniti-Ippolito che fissa il finale con la trasformazione.
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