Orfeo e Usmi uniscono le forze Nasce Horus Basket per 350 giovani
PADOVA. Orfeo e Usmi uniscono le forze per dare vita a una nuova realtà. Si chiama Horus Basket ed è il settore giovanile frutto della condivisione di intenti tra le due società cittadine. Non si tratta di una fusione, perché ognuna manterrà la propria identità: da un lato l’Orfeo che fa capo all’associazione Run & Jump di Massimo Caiolo, dall’altra l’Usmi della parrocchia della Madonna Incoronata alla Sacra Famiglia, presieduto da Edoardo Berti.
Sono 350 gli atleti coinvolti, ma Horus è aperto anche ad altre società, tanto è vero che è stata avviata una collaborazione con il Petrarca per i ragazzi dell’annata 2006.
Sabato scorso, durante la sagra parrocchiale, si sono svolte le premiazioni del concorso “Accio Nome”, lanciato lo scorso giugno per trovare appunto un nome originale e accattivante per il progetto di Orfeo e Usmi, che coprirà tutte le categorie del vivaio, dall’Under 13 all’Under 20. Ha vinto la proposta Horus Basket, ideata da tre ragazzi delle squadre giovanili: Domenico Agosto, Francesco Carpesio e Camillo Mazzon. Horus si riferisce alla forza dell’omonimo dio egizio, figlio di Osiride, simboleggiato dal falco, immagine di velocità e astuzia. Il nome contiene gli acronimi di entrambe le società, OR (Orfeo) e US (Usmi), mentre la lettera iniziale H sta per Higge, concetto tratto dalla filosofia danese che rimanda all’idea di accoglienza, calore e intimità. «La seconda scelta era You Basket, nome facile diretto e intuitivo, ma Horus aveva qualcosa in più», osserva Caiolo, «è l’unione di una realtà parrocchiale e religiosa, come quella della Madonna Incoronata, con una pagana: l’idea insita è quella di allargare la società e accogliere tutti. Anche l’Higge è qualcosa che ci ha ispirato perché è legato allo stare bene assieme. Cerchiamo di dare la possibilità di giocare a tutti, sia bravi che meno bravi, sia agonisti che meno agonisti, e in questa dimensione rientrano anche le nostre squadre del Baskin Padova». —
M.R.
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