Padova, preso Giandonato, ex Juve

Il ventiquattrenne centrocampista è cresciuto nel vivaio bianconero e vanta anche presenze in serie A e in Europa League

PADOVA. Dopo aver visionato sei giocatori in prova, due dei quali già scartati, il Padova piazza il primo nuovo acquisto anche a centrocampo, al termine di una trattativa lampo. Manuel Giandonato, 24 anni, ha firmato ieri mattina il contratto che lo legherà alla società biancoscudata per i prossimi due anni. Una pista che si è concretizzata negli ultimi giorni, con il calciatore, svincolato dal fallimento del Parma, alla ricerca di una nuova opportunità, dopo una serie di esperienze poco felici. Giandonato, infatti, rappresenta il classico talento non ancora sbocciato e la sua carriera sembra dimostrarlo alla perfezione.

Cresciuto nel settore giovanile della Juventus, dopo aver vestito tutte le maglie delle nazionali minori, il centrocampista nativo di Casoli (Chieti) esordisce in Serie A a 19 anni, trovando un po' di spazio la stagione successiva con Gigi Del Neri in panchina. Sembra l'avvio di una carriera fulminate, pur di schierarlo nel suo ruolo naturale di regista, il tecnico sposta Marchisio esterno nel suo classico 4-4-2. Ma il giocatore ha bisogno di farsi le ossa e così passa in prestito al Lecce in serie A. Anche qui gioca poco, scende in B, rescinde il contratto con la Juventus e firma con il Parma, ma continua a cambiare squadra ogni sei mesi, compresa la scorsa stagione suddivisa tra Salernitana e Catanzaro in Lega Pro.

Giandonato espulso durante un Chievo-Juventus il 19 dicembre 2010
Giandonato espulso durante un Chievo-Juventus il 19 dicembre 2010

Di lui, finora, ci si ricorda soprattutto del gol segnato su punizione in un'amichevole, ai tempi della Juve, all'Old Trafford contro il Manchester United. Ma da allora la parabola è stata discendente. «Trovarsi dal giocare spesso con la Juventus, alla Lega Pro, non è stato semplice», ha spiegato ieri il centrocampista dopo la firma allo stadio Euganeo. «Non mi spiego cosa sia successo, so solo che lo scorso anno sono ripartito da zero. All'inizio non è andata bene, la seconda parte di stagione è stata in crescendo. Sono qui per proseguire nella mia rinascita, il progetto del Padova si sposa con il mio e mi affascina molto. Per questo ho preferito questa piazza a qualche altra proposta che mi era arrivata anche dalla serie B».

Come mai ha cambiato praticamente due squadre all'anno? «Mi è sempre capitato di arrivare nelle nuove squadre alla fine del ritiro e per questo non sono mai riuscito ad inserirmi a dovere, in un ruolo centrale come il mio. Sono un regista classico, calcio punizioni e rigori. Fisicamente sto bene, mi manca solo il ritmo partita. Voglio sfruttare quest'opportunità e sono molto felice che mi sia capitata». Ad accoglierlo anche il presidente Bergamin, che ha applaudito il suo arrivo. «Tecnicamente non si discute, dal primo lungo colloquio che abbiamo avuto mi è sembrato un ragazzo serio e professionale». Il ds De Poli non ha dubbi. «È il centrocampista moderno che cercavamo e credo sia anche uno degli ultimi tasselli del nostro mercato».

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