Panatta, Nastase e Nargiso alla festa del Tc Padova

PADOVA. Cosa c’è dentro un secolo, cent’anni di vita quotidiana consumati sulla terra rossa, fra racchette, palline, reti e il gesso per segnare i campi, e gli immancabili momenti di relax al bar o a pranzo nella club house, parlando un po’ di tutto ma principalmente di quello sport amato in modo viscerale? C’è sicuramente un pezzo di storia della città, ma ci sono anche tanti personaggi, più o meno noti, che hanno portato il loro contributo alla causa in epoche e momenti diversi. E allora, quando si arriva a tagliare un traguardo così importante e tale da suscitare legittime invidie, bisogna fare festa. Una festa speciale, perché è speciale il centenario del Tennis Club Padova, pronto ad accogliere domenica (il programma è a parte) i padovani che lo vorranno e, soprattutto, uno stuolo di invitati illustri per ricordare gli uomini e le donne di ieri e oggi che hanno lasciato il segno nel circolo. «Abbiamo vissuto davvero momenti di gloria nei nostri 100 anni», ha ricordato, presentando il ricco programma del 16 settembre, il presidente Sandro Martina, «e se diamo un’occhiata alla foto della nostra storia ci vengono in mente un’infinità di aneddoti, di scontri sportivi condotti allo spasimo. Tanti di noi hanno in sè forse solo la forza dei ricordi, ma avanza con la nuova sede la vivacità e lo spirito di chi si rinnova, la sfida sportiva ritrova nuovi stimoli».
Camporese direttore tecnico. Da via Goito, dove nel lontano 1925 l’allora presidente Leone Romanin Jacur creò la storica sede del club, ci si è trasferiti, due anni fa, nella struttura di via Libia/Bainsizza 35, dietro l’aeroporto Allegri. Una club house dotata di grandi terrazze, con annesso ristorante, sala biliardo, sala bridge e burraco, piscina con solarium, quattro campi sintetici con copertura fissa e dieci in terra rossa con illuminazione serale, di cui quattro con copertura invernale. Gli spazi verdi sono immensi, 31.000 metri quadri di parco. «Ora noi vogliamo offrire più servizi di qualità e rendere più ospitale il nostro club», ha spiegato Martina, «e il primo punto di riferimento per ciò che sarà è Omar Camporese». Bolognese di nascita, ma con radici padovane come si evince dal cognome, l’ex numero uno del tennis azzurro ed ex numero 18 al mondo, oggi 44enne, ricoprirà il ruolo di direttore tecnico, a capo di un team di maestri (Arnaldo Oboe, Luigi Signorini, il suo ex maestro Umberto Bressan, Andrea Equizi, Carlo Musiani, il preparatore atletico Pietro Galana e il professor Salvatore Buzzelli) che seguiranno i 270 bambini e ragazzi iscritti alla Scuola di avviamento del tennis. «Una sfida che mi piace molto», ha ammesso il diretto interessato. «Il progetto (partirà dal 1° ottobre, adesso ci sono prove gratuite ai corsi per chi ha minimo 4 anni e massimo 18, ndr) è stimolante, il numero di partecipanti è notevole e rappresenta un’ottima base di partenza per lavorare al meglio. Mi ha colpito l’amore di Padova per il tennis. Certo, oggi le donne sono l’elemento trainante nel Paese, ma spero in un ritorno ad alti livelli degli uomini. Ce n’è bisogno».
Il libro di Potti. Nel ricco menù di una giornata da incorniciare ci sarà spazio anche per chi ha voluto documentare nel miglior modo possibile questi 100 anni. Gianni Potti, giornalista pubblicista, responsabile della comunicazione al Calcio Padova ma soprattutto socio storico del club, ha scritto un libro, dal titolo significativo («La magia del Ti Ci»), nel quale racchiude «un patrimonio incredibile», come lui stesso lo ha definito, «di fotografie, testi, aneddoti e curiosità» che hanno contrassegnato il Tennis Club. «Non ho la pretesa di aver azzeccato tutto», si è giustificato, «molte cose sono riferite da altri, ma credo che il lavoro compiuto sia prezioso per farsi un’idea di ciò che è stato questo secolo per la nostra realtà».
Panatta e Nastase. Il centenario meritava la presenza di grandi campioni della racchetta e lo sforzo organizzativo dei dirigenti patavini è stato premiato dall’adesione di nomi che hanno scritto pagine straordinarie nel secolo scorso e che ancora oggi fanno palpitare gli appassionati della disciplina. Dopodomani saranno in città Adriano Panatta e il romeno Ilie Nastase, poi vedremo Diego Nargiso e Massimiliano Narducci. Scenderanno tutti e quattro in campo, mentre farà loro da spettatore un altro nome importante della Nazionale, Gianni Ocleppo, costretto a... guardare per un problema alla schiena. In più, al mattino, ci sarà l’ex numero uno del tennis italiano femminile ed ex numero 11 al mondo Silvia Farina.
Un torneo internazionale. Detto che sono 18 le squadre del Tc che quest’anno hanno partecipato ai vari campionati, e che gli over 45 hanno raggiunto la final four nazionale, l’idea dello stato maggiore del club è di allestire a Padova un torneo di livello internazionale. «Non sarà semplice, perché l’impegno economico è notevole», ha concluso Martina, «ma la vetrina è prestigiosa. E la tentazione forte...». Intanto, il 28, 29 e 30 settembre avremo qui la final eight dei Campionati nazionali under 14. Unica società veneta: il Tc Scaligero di Verona.
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