Penocchio e Valentini cercano di scongiurare il fallimento

PADOVA. Dopo una riunione lunga ed estenuante con dipendenti, consulenti e collaboratori, Diego Penocchio rompe un silenzio che durava da mesi. Ma non riesce, in ogni caso, a dissipare le...

PADOVA. Dopo una riunione lunga ed estenuante con dipendenti, consulenti e collaboratori, Diego Penocchio rompe un silenzio che durava da mesi. Ma non riesce, in ogni caso, a dissipare le pesantissime nubi che si sono addensate sulla società di viale Rocco e che hanno portato il club biancoscudato ad un passo dal baratro. Mentre Andrea Valentini arriva in sede di prima mattina, il presidente del Padova si fa vedere attorno a mezzogiorno. Dopo una breve uscita per pranzo, i due si chiudono in sede fino alle 19. Al loro fianco commercialisti e legali, compreso il noto avvocato Eduardo Chiacchio, esperto in questioni sportive. Il faccia a faccia con dipendenti e collaboratori è lungo e complesso, Penocchio e Valentini cercano di rassicurarli e spiegano che faranno di tutto per non far fallire il Padova. Lo stesso imprenditore lombardo, all'uscita della sede, appare stanco e provato, ma per la prima volta non si sottrae ai microfoni: «È stata una giornata lunga, ma abbiamo chiarito tante situazioni. Ci stiamo impegnando per riportare in "bolla" il Padova e porre rimedio a quanto successo. È logico che sia dispiaciuto per quanto successo, ma faremo il possibile per salvare la società. Da parte mia, in ogni caso, mi sento con la coscienza a posto».

Ma quale sarebbe questo piano di salvezza? Penocchio non è stato chiaro, eppure ha riferito ai suoi di aspettare una risposta entro lunedì. Per ora non si parla di progetti sportivi, soltanto di escamotage per evitare il fallimento. Entro inizio della settimana prossima, dunque, si dovrebbe sapere tutto.

Ma come ripartire? Anche in questo caso Penocchio non è chiaro: «Vogliamo iscrivere la squadra al campionato di competenza (quale?, ndr)e poi farò dieci passi indietro e riconsegnerò la società nelle mani della città. Il sindaco non si è mai fatto sentire, ma io sono a disposizione per parlare con tutti, non abbiamo pregiudizi nei confronti di nessuno. Cerchiamo solo di allineare tutto».

Di piani sportivi, dunque, nemmeno l'ombra. Sembra sia stato offerto a Giorgio Molon il ruolo di direttore sportivo, ma lo stesso Molon è in attesa di capire quale sarà il futuro: «Aspettiamo le risposte», le sue parole. «Il mio stato d'animo è sempre molto triste per quanto successo, ma voglio rassicurare genitori e ragazzi che in qualunque modo il calcio a Padova non sparirà».

Sul fronte giudiziario, intanto, procede nel massimo riserbo l’inchiesta della Procura della Repubblica e della Guardia di Finanza. Era atteso per ieri un summit fra il Pm Marco Peraro, subentrato al collega Benedetto Roberti in quanto esperto di reati societari nel pool dei sostituti, e gli uomini delle Fiamme Gialle, ma è stato rinviato alla prossima settimana. I finanzieri, dopo la nomina del perito da parte della Procura, stanno andando a fondo del materiale informatico sequestrato alla Ormis di Castegnato, dove ha sede il gruppo di Penocchio. Sarebbero emersi dati molto interessanti, che confermerebbero l’impianto accusatorio.

(s.e., s.v.)

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