Petrarca umile, per onorare al meglio i 70 anni
Rugby. Presentazione in Comune dei bianconeri, che sabato debuttano in Eccellenza con la Lazio

PADOVA. Enrico Toffano non cerca scuse, parlando del risultato del passato campionato (secondo posto nella
regular season
ma eliminazione in semifinale
playoff
da parte del Rovigo, poi sconfitto dal Calvisano nella finale scudetto): «Ci eravamo fatti tante illusioni con una squadra costruita per arrivare a certi livelli, poi ci siamo persi...». Nella sala del consiglio comunale, a Palazzo Moroni («la nostra casa», la definisce il presidente) lo ascoltano tutti in religioso silenzio. In particolare quando afferma: «Ora il Petrarca ha un gruppo più giovane dei precedenti, composto da elementi che vogliono arrivare. Bene, cerchiamo di far sì che ogni partita sia una guerra, vorrei vedere un campionato affrontato con la testa e con molta umiltà».
Parole che pesano come macigni, tanto più con un anniversario – i 70 anni dalla fondazione – che i bianconeri dovranno cercare di onorare al meglio, «perché il Petrarca rugby non è una squadra qualsiasi» (è sempre Toffano a parlare) e perché «in una città dove ci sono già tante eccellenze come Padova possiamo diventare anche noi una di queste», l’auspicio espresso da Andrea Marcato, classe 1983, capo-allenatore dopo essere stato giocatore, il più giovane tecnico nella storia del club dopo un certo Vittorio Munari (che di anni ne aveva uno di meno).
Sugli scranni dell’aula consiliare si sono accomodati giocatori (rosa di 38, nella quale sono stati inseriti ben 13 ragazzi del vivaio), tecnici (con Marcato ci sono il vice Augusto Allori, più i due preparatori atletici Alessandro Chillon e Fabio Michielon), sponsor (la Vodafone è la
new entry
), banche e dirigenti.
Se Marcato chiede al gruppo di «partire umile, e avanzare passetto dopo passetto», a cominciare dal debutto in Eccellenza di sabato 23 (ore 16), al Centro Geremia, contro la Lazio, il nuovo capitano Alberto Saccardo, terza linea, subentrato a Federico Conforti, che pure continua ad esserci, garantisce per sè e i compagni: «Veniamo da due semifinali, nelle ultime stagioni, che hanno lasciato scorie. Questi dirigenti meritano di più e dovremo presto crescere come gruppo per giocarci le nostre carte».
Ricevuto il classico “in bocca al lupo” dal sindaco Sergio Giordani e dall’assessore Diego Bonavina, i bianconeri attendono adesso il nuovo mediano di apertura, un sudafricano, che si aggiungerà ai due stranieri confermati, il mediano di mischia neozelandese Jeremy Su’a, ancora convalescente dopo l’operazione alla spalla, e il pilone argentino Romulo Acosta. «Ma ci vorrà un mese per arrivare al dunque», ha chiarito Toffano, per il quale poi bisogna fare bella figura pure in Europa, con il girone di qualificazione di Challenge Cup che vedrà il Petrarca di scena ad ottobre e dicembre.
(s.e.)
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