«Salvate la pista!»

L'appello dell'ex primatista Evangelisti
GIOVANNI EVANGELISTA. Il campione di salto in un Meeting padovano
GIOVANNI EVANGELISTA. Il campione di salto in un Meeting padovano
 
PADOVA
. «Quanto ci siamo divertiti». Giovanni Evangelisti, per molto tempo primatista italiano del salto in lungo con 8.43 metri, ricorda con affetto gli anni in cui il protagonista del Meeting Città di Padova era lui e, a una decina di giorni dalla 25esima edizione, in cartellone domenica 17 luglio, lancia un appello: «La pista è troppo importante per toglierla dallo Stadio Euganeo».  «Ricordo quando ho gareggiato nel Meeting ai primi anni'90, dopo essere stato portato ad Assindustria Sport da Silvana Santi - racconta Evangelisti, nato a Rimini ma padovano adottivo, che nel suo palmares conta, tra le altre, la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Los Angeles, il bronzo europeo di Stoccarda'86 e tre medaglie di bronzo ai mondiali indoor - Mi sono divertito molto in quel periodo, togliendomi le ultime soddisfazioni della carriera. Nel 1990, già con la maglia gialloblù, centrai una splendida vittoria a spese del primatista europeo Robert Emmian, arrivando a 8.15 metri contro gli 8.08 di Emmian, in forza all'allora Unione Sovietica. C'era tantissima gente a tifare e si respirava un calore unico. La pedana del lungo, d'altra parte, ha sempre offerto grande spettacolo a Padova sia in campo maschile che femminile e penso, in anni più recenti, ai salti di Ivan Pedroso. Anche per questo, quando non sono stato lontano per impegni personali, non mi sono mai perso il Meeting».  Oggi Evangelisti ascolta con disappunto le voci che parlano di una pista da togliere dallo stadio Euganeo, per avvicinare le curve al campo da calcio. «Non posso che difendere la pista e, assieme alla pista, l'atletica. Parliamo di uno sport bellissimo e formativo, che ha nel Meeting l'evento che fa da traino per richiamare i giovani».

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