Sfida Peugeot, ecco il crossover

In arrivo la 2008, la world car francese che sarà prodotta anche in Brasile e in Cina
Di Marco Scafati

L’auto che va bene ovunque? Un qualcosa di necessario, ormai. Perché di risorse per differenziare i prodotti ce ne sono sempre meno, dunque la parola d’ordine è condivisione. Come fanno la 2008, il nuovo piccolo crossover Peugeot, e la citycar da cui deriva, ovvero la 208: hanno i due terzi della componentistica in comune, e questo è anche il motivo per cui la gestazione del progetto è stata relativamente breve.

In più per la 2008, in arrivo nei concessionari italiani, è stato previsto un investimento di circa 400 milioni di euro, che le consentirà di essere prodotta anche in Brasile (2014) e Cina (2015). Oltre naturalmente che nel tradizionale stabilimento di Mulhouse, in Alsazia: al quartier generale di Psa prevedono, a pieno regime, una produzione di 200 mila vetture all’anno. Destinate all’Europa, dove il comparto dei crossover è l’unico a tenere ancora in piedi il mercato, ma anche e soprattutto ai mercati emergenti, che costituiscono uno sbocco privilegiato sia per le eccedenze del vecchio continente sia per i nuovi prodotti.

Se poi quei prodotti hanno anche un certo appeal, meglio. Come nel caso della 2008 che come detto cavalca la moda del momento, ovvero i crossover, dandone nondimeno un’interpretazione personale. L'auto sembra infatti più grande e imponente rispetto ai 4,16 di lunghezza, anche per effetto delle sue linee arrotondate ed eleganti.

All’apparenza da simil fuoristrada non corrisponde tuttavia la disponibilità di una trazione integrale. Per chi desiderasse un qualcosa di simile, comunque, è disponibile come optional (a 350 euro) sul più ricco allestimento Allure e in abbinamento ai motori 1.6 il Grip Control: sistema preso in prestito dalla 3008 che ottimizza elettronicamente la trazione su terreni sconnessi e con poca aderenza. Non è come avere le quattro ruote motrici, ma tutto sommato può cavare d’impaccio in situazioni di necessità.

Parlavamo di gamma motori, che per quanto riguarda il versante benzina comprende il 1.2 tre cilindri da 82 cavalli (che è anche l’entry level, a 15.100 euro), adeguato al tipo di vettura, e il 1.6 da 120 Cv. Sul fronte diesel da segnalare il 1.4 da 68 Cv e il 1.6 offerto nelle due varianti di potenza da 92 e 115 cavalli, quest’ultima dedicata a chi cerca una guida più appagante dal punto di vista dinamico. Anche se l’habitat naturale di questa vettura rimane quello cittadino, per il quale è stata pensata.

Proprio per questo, tra le varie dotazioni disponibili c’è un sistema di assistenza al parcheggio che mette in condizione l’auto di valutare se c’è spazio a sufficienza per effettuarne uno, e quindi compiere la manovra autonomamente: l’unica cosa che deve fare chi guida è occuparsi di dosare il gas.

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