Shahriar, dal Conselve al Xinan Guandong nella serie B cinese

PADOVA. Dai dilettanti padovani alla serie B cinese. Un’avventura incredibile, e tutta da raccontare, quella di Shahriar Esmaillou, 27enne centrocampista italo-iraniano che, dopo un lungo girovagare nelle categorie minori, ha deciso di salutare tutti e volare in Cina. A caccia di un futuro migliore da studente e, magari, di un sogno nel cassetto: sfondare nel calcio.
«Facevo Economia Internazionale a Padova e ad aprile ho vinto una borsa di studio per venire qui», racconta dall’Estremo Oriente Shahriar, trevigiano di Mogliano, nato da mamma milanese e papà iraniano. «Il mio procuratore ha trovato un contatto per allenarmi con il Xinan Pearl Guandong, squadra di serie B. Siamo in preparazione, ho giocato un paio di amichevoli e tutti sono contenti di me. Il livello è basso rispetto all’Italia, ma è comunque un calcio professionistico, paragonabile ad una Seconda Divisione. Rispetto a noi puntano tanto sui giovani, in rosa ci sono sette giocatori tra i 16 e i 19 anni e uno di loro ha pure fatto la tournée estiva con il Manchester United. Oltre al sottoscritto ci sono altri tre stranieri: un africano, un indonesiano e un giapponese».
A parlare di calcio, Shahriar si illumina. Non potrebbe essere altrimenti per un ragazzo cresciuto nei vivai di Atalanta, Venezia e Treviso, che ha più volte cercato fortuna tra serie D e Promozione con Belluno, Piovese, San Paolo, Pro Mogliano e Graticolato.
«Dopo un brutto infortunio volevo smettere. Poi un amico mi propose di scendere in Prima Categoria con lo Janus Selvazzano allenato da Max Esposito, ex serie A. Da lì è ripartito tutto e lo scorso anno ho ritrovato la Promozione al Conselve». Stagione ottima a livello personale, ma sfortunata nei risultati, chiusa con la retrocessione. Fino a quando in primavera spunta la grande opportunità del viaggio in Cina.
«Ci ho messo un mese per imparare un po’ la lingua, comunque si parla inglese quasi ovunque. Gli italiani già erano visti bene prima, figuriamoci ora con i trionfi di Marcello Lippi da allenatore. Oltre al calcio, ci sono tante altre opportunità e spero con il tempo di ritagliarmi uno spazio tutto mio. Vivo con due amici italiani, Gianmatteo e Alessandro, anche loro studiano qui, come me. Il futuro? Non ho ancora firmato un contratto, il campionato inizierà tra poco. Se non dovesse andare in porto, il manager mi ha comunque già parlato bene anche dell’Honk Kong League. Staremo a vedere».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova