Striscione antisemita degli ultras Padova allo stadio di Vicenza

Un omino che si mangia un gatto e la citazione del capolavoro di Primo Levi: aperta un’indagine

VICENZA. Uno striscione con il titolo del libro di Primo Levi e sotto il disegno di un uomo, con la maglia del Vicenza, che si mangia un gattino. La storica rivalità tra le tifoserie del Padova e del Vicenza ha superato ancora una volta i confini del buon senso con un manifesto antisemita esposto proprio nella Giornata della Memoria. Il derby di sabato allo stadio Menti avrà una coda giudiziaria, grazie all’occhio attento degli uomini della Digos vicentina. A fine partita, infatti, un gruppo di ultras padovani ha sollevato lo striscione che indicava la loro provenienza geografica, lasciando sotto lo stendardo un metro e mezzo per un metro e mezzo che sbeffeggia sì i tifosi del Vicenza ma anche le vittime dell’Olocausto.

Gli uomini del vicequestore aggiunto Nevio Di Vincenzo hanno acquisito le immagini e le foto dello striscione sono state consegnate ieri in procura a Vicenza. Ora è caccia ai responsabili.

I padovani volevano sicuramente ribadire lo storico sfottò con cui in Veneto sono conosciuti i vicentini: «Magna gatti». La scelta dello slogan in una giornata come quella del 27 gennaio trasformano il tutto in un caso di istigazione all’odio razziale. L’ennesimo caso. E ancora una volta teatro di tutto ciò è uno stadio di calcio.

La partita di sabato avrà sicuramente conseguenze gravi per i supporter biancoscudati, protagonisti anche di scontri con la polizia e lancio di petardi già all’uscita dal casello dell’A4.

Appena arrivati davanti al Menti invece di iniziare il filtraggio hanno iniziato a marciare nella direzione opposta per cercare il contatto con i rivali vicentini. La polizia, in assetto antisommossa, si è frapposta. E loro hanno cercato di farsi largo usando le aste delle bandiere come bastoni o sferrando calci e pugni. Gli agenti feriti sono due. Gli investigatori della Digos stanno analizzando i filmati per identificare più gente possibile. Si parla di una ventina di Daspo che potrebbero arrivare nelle prossime settimane.


 

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