Team Veneto, un anno di successi Sugli scudi Cusinato e Frigo

PADOVA. Un’intera annata, la prima sotto la guida del presidente Davide Pontarin, preludio di una stagione a cinque cerchi: il Team Veneto si è riunito per festeggiare i momenti e i risultati di questo 2019. La squadra di nuoto nata da un’intuizione di Gianni Gross, oggi tessera i migliori nuotatori di otto impianti che si trovano tra le province di Padova, Treviso, Venezia, Vicenza.
«Festeggiamo anzitutto i Mondiali: Ilaria Cusinato in Cina a dicembre in vasca corta e in Corea in estate, e Manuel Frigo in Corea. Siamo felici delle numerose medaglie di Matteo Furlan nelle gare di Coppa del Mondo e dei risultati dei nostri giovani: Stefano Nicetto (tre bronzi Europei Juniores, argento ai Mondiali Juniores), Paolo Conte Bonin (due bronzi ai Mondiali giovanili), Davide Dalla Costa, Pierpaolo Veller, (Europei Juniores), Eleonora Brotto, sono i più rappresentativi a livello internazionale. Non posso dunque che essere soddisfatto di quest’anno sportivo».
E per il futuro? «Per quanto riguarda i “top level”», commenta Pontarin, «Ilaria Cusinato sta seguendo il suo percorso con il nuovo tecnico, Shane Tusup, che ha molta fiducia in lei: speriamo che possa essere tra le protagoniste, con Manuel Frigo, delle olimpiadi di Tokyo.
Aglaia Pezzato ha le capacità per entrare nella staffetta olimpica 4x100 sl: il binomio con il suo tecnico storico Tonino Spagnolo non ha mai deluso, il suo obiettivo è centrare la qualifica agli Assoluti di marzo. Andrea Toniato è in partenza per i Mondiali militari; Matteo Furlan si sta spostando sul granfondo. Per lui, il gioco della qualificazione olimpica era abbastanza chiuso, ma tutti conosciamo il suo valore e ce lo dimostrerà ancora in altri appuntamenti internazionali».
Sulla situazione del nuoto veneto, Pontarin osserva: «Da sempre la nostra è la regione che ha dato grandissimi campioni al nuoto, abbiamo un peso notevole. Purtroppo le piscine venete in questo periodo storico stanno vivendo una situazione difficile perché sono sorti tanti impianti e alcuni fanno fatica a far quadrare i conti». —
Cristina Chinello
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