Tiro con l’arco e nuoto: Alice è una meraviglia

Dieci anni, in quattro giorni ha vinto i Giochi della gioventù e poi si è ripetuta alla Paltana nel trofeo Città di Padova. E la gemella Chiara non è da meno

ABANO. Prima vince i Giochi della gioventù nel tiro con l'arco e solo qualche giorno dopo, tocca il bordo per prima nella gara dei 50 dorso al trofeo Città di Padova.

Alice aggiunge un'altra vittoria a quella che sta diventando una collezione di trofei. E il bello è che lei ha solo 10 anni. Ricapitolando: Alice Compagno si presenta in gara nella fase nazionale Giovanissimi dei Giochi della gioventù (denominati trofeo Pinocchio), per gli Arcieri Sagittario del Veneto di Pernumia, a Rimini. Totalizza 452 punti e vince la competizione, davanti alla sorella gemella Chiara che la segue con 447 punti e chiude al secondo posto. Poi però appena tre giorni è la volta di un'altra gara, quella del suo primo sport, quello preferito, per il quale ha fatto una scelta insieme alla sua famiglia: il trofeo Città di Padova, memorial Katia Capuani, alla Padovanuoto, l'evento organizzato annualmente dalla società di via Decorati e rivolto ai giovanissimi atleti, quelli che hanno un'età fra i 6 e i 10 anni. Alice scende in vasca con i colori dell'Abanonuoto. Sceglie la sua specialità preferita, i 50 metri dorso, e vince.

«E' un momento felice» ammette papà Enrico. «Entrambe le mie gemelle hanno fatto belle cose nei rispettivi sport, oltre al tiro con l'arco che è stata un'occasione per stare un po' con me. Hanno scelto due discipline diverse, Alice il nuoto e Chiara la ritmica che ha in programma proprio in questi giorni alcune selezioni per passare all'agonismo».

Fra le due, Alice, per ora, è quella che ha vinto di più: «Anche nella gara di nuoto, è arrivata mezzo metro avanti agli altri, ha probabilmente un momento in cui riesce a esprimersi particolarmente bene. Del resto ci si impegna parecchio: da due allenamenti a settimana che faceva (in totale un'ora e mezza), da qualche mese è passata a farne quattro, per un totale di cinque ore. Lei è fisicamente portata e in più la determinazione che ci mette la portano a buoni risultati, probabilmente sta affrontando questi impegni con il giusto spirito agonistico».

Preoccupazioni? «Per ora no: a scuola ha risultati eccellenti, lei è metodica e molto precisa, senza che le sia stato imposto niente. È organizzatissima con i suoi tempi, è molto sveglia, ha uno-due anni più della sua età. Anzi, noi genitori a volte siamo un po' impensieriti, perché si comporta come un adulto, per esempio la sera si prepara tutto da sola per il giorno dopo. È molto indipendente e responsabile. Anche nella quotidianità è molto precisa: appena arriva a casa pranza, poi si mette subito a fare i compiti perché sa di avere l'impegno in piscina, e poi va ad allenarsi. Però è anche vero che è in quarta elementare: ora è facile conciliare tutto, staremo a vedere cosa succederà quando la scuola diventerà più impegnativa».

Questa piccola campionessa non ha ancora espresso i suoi desideri per il futuro.

«Qualsiasi cosa vorrà fare da grande, per noi è importante che la scuola resti al primo posto» confida il papà. «È importante non abbandonare gli studi e io personalmente non vorrei che crescesse come un marziano, è anche giusto che viva la sua età per quella che è, poi vedremo se e cosa sceglierà, fra il nuoto e l'arco».

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