Trapattoni guida la carica dell’Irlanda

I “verdi” debuttano contro l’incerottata Croazia. L’allenatore italiano: «Non possiamo deludere i nostri tifosi»
Di Alessandro Taraschi
epa03252805 Irish national soccer team head coach Giovanni Trapattoni gestures during his team's training session in Gdynia, Poland, 07 June 2012. Ireland is preparing for the UEFA EURO 2012 which will take place from 08 June to 01 July 2012 in Poland and Ukraine. EPA/ADAM WARZAWA POLAND OUT
epa03252805 Irish national soccer team head coach Giovanni Trapattoni gestures during his team's training session in Gdynia, Poland, 07 June 2012. Ireland is preparing for the UEFA EURO 2012 which will take place from 08 June to 01 July 2012 in Poland and Ukraine. EPA/ADAM WARZAWA POLAND OUT

La grinta è quella di sempre. Non lasciatevi ingannare dalla carta d’identità. Giovanni Trapattoni da Cusano Milanino, 73 anni, ha voglia di stupire insieme con la sua Irlanda. «Non possiamo deludere gli irlandesi», ha ammonito i suoi giocatori alla vigilia dell’esordio di questa sera (ore 20.45) contro la Croazia. Una nazione che ha una voglia matta di mettersi in luce, l’Eire. Lo dimostrano i moltissimi tifosi “verdi” che hanno seguito la loro squadra in Polonia. All’aeroporto di Dublino sono stati addirittura esauriti gli zloty (la moneta locale) nei giorni scorsi.

E conoscendo l’orgoglio irlandese è facile ipotizzare che nello spogliatoio serpeggi pure il desiderio di vendicare quest’anno il torto subito nelle qualificazioni ai Mondiali 2010. Allora un evidente fallo di mano di Thierry Henry nel playoff contro la Francia costò all’Irlanda l’accesso alla fase finale. Quale momento migliore per dimostrare la grandezza del torto subito ribadendo ora il proprio valore? Trapattoni stasera schiererà gli stessi undici che hanno giocato, senza entusiasmare, l’ultima amichevole contro l’Ungheria. Uno zero a zero scialbo. Ma il ct italiano aveva già dato una scossa ai suoi dopo il test. «O vi svegliate o si cambia». Aveva tuonato. I suoi «si sono svegliati», assicura prima del debutto. E così saranno loro a dare il calcio d’inizio all’avventura europea. Oltre alla “trapattoniana” compattezza l’Eire dovrà riuscire a offrire i giusti rifornimenti a Robbie Keane per scardinare una Croazia incerottata, che non sembra un ostacolo insormontabile ma potrebbe far quadrato dopo essere stata martoriata dagli infortuni in queste settimane d’avvicinamento.

Il commissario tecnico Slaven Bilic, infatti, ha prima dovuto rinunciare a una delle sue stelle: la punta ex Bayern Monaco Ivica Olic, poi, a ridosso della vigilia anche al centrocampista Ivo Ilicevic. L’attaccante trasferitosi da poco al Wolfsburg si è procurato una lesione muscolare nel test contro la Norvegia. E se per Olic si è trattato della coscia destra, per il mediano è stato un guaio al polpaccio a costringerlo al forfait. È naturale che le chance dei croati di ben figurare abbiano subito un durissimo colpo. Nel gruppo a disposizione di Bilic i giocatori di classe comunque non mancano, a partire da Luka Modric, del Tottenham. C’è poi chi vuole mettersi in luce, come il centravanti Nikica Jelavic. Il decano del gruppo, il portiere Stipe Pletikosa, non intende arrendersi prima del tempo. «Nessuno può toglierci la speranza – carica i compagni – Siamo convinti di poter arrivare lontano e, soprattutto, di vincere la prima partita, che agevolerebbe di molto l’accesso alla fase successiva».

Del resto se il Trap potrà contare sulla sua esperienza di «giovane di 73 anni», come ricorda a tutti, e sul carattere degli irlandese, i croati seppur rimaneggiati fanno sapere direttamente dal motto scritto sul loro pullman che venderanno cara la pelle: «Il nostro orgoglio è la nostra forza».

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