Un argentino a Monselice E' Gonzalo Pugliese «Italia, mi farò valere»

GONZALO PUGLIESE Il giovane attaccante argentino è arrivato a Monselice per sostituire Ndzinga, sparito a Natale
GONZALO PUGLIESE Il giovane attaccante argentino è arrivato a Monselice per sostituire Ndzinga, sparito a Natale
 
MONSELICE
. Dall'Africa al Sud America.  Nel girone «A» di Eccellenza cambio radicale di frontiere per il Monselice, che scottato dalla scomparsa-choc del centravanti camerunense Cedric Ndzinga (tornato in patria durante le vacanze di Natale e mai più visto né sentito) ha deciso di virare il radar e puntare tutto sul mercato argentino.  E così, dopo l'arrivo a fine gennaio del trentenne centrocampista centrale Juan Sebastian Vitagliano, ecco l'approdo all'ombra della Rocca dell'attaccante Gonzalo Pugliese.  Buono il debutto del «puntero» di Buenos Aires, gettato nella mischia in avvio di ripresa nel derby pareggiato contro il Campodarsego e subito decisivo per aprire quegli spazi che hanno facilitato la spettacolare doppietta-rimonta di «Ciccio» Iorio, valsa appunto il 2-2 finale.  «So che posso dare un buon contributo a questa squadra - sorride il diretto interessato, 25 anni compiuti lo scorso 14 gennaio, argentino di nascita ma mezzo italiano nel sangue visto il nonno è originario di Reggio Calabria - Ho sempre fatto la prima punta ma posso ricoprire tutti i ruoli dell'attacco. A Monselice ho trovato un bel gruppo, in allenamento mi sto già integrando bene con i compagni. Non vedo l'ora di segnare il primo gol».  Prima dello sbarco in Italia, Gonzalo ha vestito nel suo paese le maglie di Club All Boys, Deportivo Merlo, Central Cordoba Rosario e Textil Mandiyu (quattro squadre di Terza Divisione, l'equivalente della nostra serie C). Con nel mezzo anche due belle esperienze nella serie B uruguagia con le società Durazno e Deportivo Maldonado.  «Appena ho saputo dal mio procuratore che c'era la possibilità di venire in Italia ho accettato subito - confessa Gonzalo, che a Monselice condivide lo stesso appartamento del portiere Luca Loschi e del connazionale Vitagliano - Sono sempre stato affascinato dal calcio europeo, in particolare da quello italiano. Il livello del campionato di Eccellenza in Italia è alto, le squadre sono attrezzate. Ma il Monselice può giocarsela con chiunque».  E la famiglia che dice?  «Papà, mamma e i miei due fratelli mi chiamano tutti i giorni per avere notizie su come mi trovo qui in Italia. Credono molto in me, nelle mie qualità professionali, e non intendo deluderli. Voglio farmi valere anche qui, al più presto».  

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