«Un ultimo match» Cristian Sanavia ha deciso di tornare

Il pugile di Piove potrebbe sfidare l’armeno Abraham per il titolo iridato Wbo e poi andare a vivere in Germania
Di Gianni Biasetto

PIOVE DI SACCO. Cristian Sanavia a 37 anni compiuti torna sul ring. L'ex campione d'Europa e del mondo Wbc dei pesi supermedi a meno di sei medi dalla decisione di abbandonare la boxe, maturata nel mese di aprile in Danimarca subito dopo la sconfitta per ko con l'inglese James Degale per il titolo europeo, ci ripensa e sta preparando il rientro che dovrebbe avvenire verso la fine dell'anno. Il pugile, che ha ottenuto il patentino di aiuto tecnico e lavora a fianco di Leonardo Bizzo nella palestra di pugilato della New Boxe a Liettoli, conferma la voglia di tornare a combattere «per quello», dice «sarà il mio ultimo match di una lunga carriera». Nell'ambiente della boxe professionistica, però, circolano voci che sarà l'ultimo match in Italia, un incontro d'addio al pugilato azzurro per poi emigrare in Germania. Nella nazione dov'è diventato campione del mondo battendo Markus Bayer e dove, soprattutto nell'Est del paese, gode di una buona popolarità.

Sanavia non conferma, ma nemmeno smentisce che ultimamente ci sia stato un contatto con un potente organizzatore tedesco (Wilfried Sauerland?) che gli avrebbe proposto una sfida da mille e una notte contro il trentaduenne germanico nato in Armenia, Arthur Abraham, attuale campione del mondo della sigla Wbo.

«L'intenzione di tornare sul quadrato c'è, nei tempi e nei modi dovuti visto che sono fermo da quasi sei mesi e non ho più il fisico di un ventenne», spiega Sanavia. «Anche perché da aprile a oggi nonostante abbia bussato diverse porte non sono ancora riuscito a trovare un lavoro e ho una famiglia da mantenere. La Germania mi ha dato tante soddisfazioni, oggi è uno dei pochi Paesi dove la boxe è ancora in auge e si guadagna bene. Vedremo, come si dice se son rose fioriranno».

Chiudere la carriera contro Abraham per la cintura iridata sarebbe il massimo. Una chance da non perdere.

«Certamente. Siamo però ancora lontani dall'obiettivo. Il fatto che gli organizzatori tedeschi mi prendano ancora in considerazione significa che ho lasciato un buon ricordo. Nei cinque match che ho disputato in Germania (tre per il titolo mondiale e due per l'europeo) ho sempre riempito i palazzetti».

Con il britannico Degale, la sfida da 241 mila euro di borsa, è finita al quarto round. Eppure per lei era iniziata bene, cos'è successo?

«La testa mi è andata in corto circuito. Era un incontro che potevo vincere, purtroppo è andata così inutile guardare al passato».

Guardiamo allora al futuro, a 37 anni pensa di avere ancora delle chance nella boxe, o pensa solo a guadagnare una borsa importante per poi chiudere definitivamente la carriera?

«Se qualcuno mi ha contattato e mi sta facendo pressione perché torni sul quadrato significa che ha notato che non sono finito. Se mi venisse proposto Abraham, borsa a parte, dovrei valutare bene. Certo l'aspetto borsa è importante, ma non è il solo che prenderei in considerazione prima di dire sì».

CAMPIONATI ITALIANI. Mezza delusione per il terzetto di pugilesse della Padovaring che nel fine settimana ha partecipato ai Campionati italiani Elite di boxe femminile sul lungomare La Lucciola di Roseto degli Abruzzi (Teramo). La campionessa italiana uscente, nonché capitana della formazione padovana, Silvia Bortot, è stata sconfitta nella finale dei 69 kg dalla romana Patrizia Pilo col punteggio di 18 a 14. Sul verdetto ha pesato non poco un richiamo ufficiale inflitto all'atleta biancoscudata nel corso della terza ripresa. La Bortot, che all'angolo aveva i tecnici Massimo Stellin e Manuel Zanni, in semifinale aveva battuto la portacolori della Boxe Cavarzere Giulia Idolazzi, per abbandono alla terza ripresa. Ha perso in semifinale invece l'altra Elite della formazione biancoscudata, Ilaria Stivanello, contro la campionessa italiana dei 57 kg, la laziale del Gs Esercito Marzia Verrecchia. La coriacea atleta padovana ha dovuto soccombere a quella che era considerata la favorita dei Campionati. Bene invece Alessia Canonica che ha conquistato la medaglia d'oro nel torneo Yout battendo in finale, nel derby veneto, la diciottenne Irene Milesi della New Boxe 2010. La giovane promessa della Padovaring è stata convocata dal tecnico della nazionale azzurra Cesare Frontaloni per il ritiro collegiale di Assisi in vista dei Campionati europei giovanili che quest'anno si disputeranno in Polonia.

Al torneo giovanile di boxe femminile di Roseto degli Abruzzi ha partecipato anche la quindicenne Eleonora Trolese (New Boxe).

La ragazza cresciuta nella palestra di Lettoli del tecnico di Codevigo, Leonardo Bizzo, è stata sconfitta di misura dalla campana Irma Testa che ha dimostrato sul ring una maggiore esperienza.

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