Una teca con gli oggetti di Gildo e il Museo avrà l’angolo Fattori

PADOVA. «Nel ricordo Gildo non se n’è mai andato, e anzi lo sentiamo sempre vicino». Le parole commosse di Cesarina Giacon, moglie di Gildo Fattori, e quelle del fratello Stefano e delle figlie Francesca e Silvia accompagnano l’inaugurazione della teca che da oggi, al museo del Calcio Padova, conterrà i cimeli dell’indimenticato radiocronista biancoscudato. «Gildo era sempre ottimista», ha ricordato la moglie, «e anche in una situazione come questa avrebbe detto a tifosi e giocatori che tutti insieme ce l’avremmo fatta. Sono sicura che, se fosse qui, comunque starebbe soffrendo enormemente per la situazione del Padova».
Gli occhiali Ray-Ban gialli, il microfono rosso della “Accord” con cui faceva le telecronache, una foto con Giorgio Gaber e la copertina di un disco di quando, con i suoi “Strangers”, era apprezzato come cantante, quindi la cravatta verde e blu di rappresentanza con lo scudo del Gattamelata e la grossa valigetta telefonica con la quale, negli anni ’80, seguiva il Padova lontano dall’Appiani: tutti oggetti che saranno racchiusi nella teca che la ditta Rostin officine donerà al Padova, e che saranno visibili ai tifosi al piano terra dell’Euganeo. «L’ambizione è quella di dare una casa a tutti questi ricordi e al Padova un museo vero e proprio», ha detto l’amministratore delegato Andrea Valentini, «che potrebbe portare il nome di Gildo Fattori. Una casa anche per tutti i tifosi, coloro che in questi momenti hanno comunque sempre ragione, anche se certi comportamenti andrebbero evitati per il bene di tutti», ha concluso, riferendosi agli insulti arrivati alla figlia del presidente Penocchio.(fra.co.)
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