Vialli: nelle sfida della vita mai alzare bandiera bianca

LA RECENSIONE

Goals come i palloni che arrivano alla rete e fanno alzare le braccia al cielo. Goals come la traduzione letterale dall’inglese: obiettivi, sfide che si affrontano e si portano a casa. È il titolo del nuovo libro dell’ex attaccante cremonese Gianluca Vialli Goals. 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili a cura di Pierdomenico Baccalario (Mondadori, 18 euro in parte devoluti alla Fondazione Vialli e Mauro per la ricerca e lo sport), che ha scelto di “celebrare” una fase davvero particolare della sua vita raccontando queste storie di sport da cui trarre ispirazione.

Sì, anche la malattia può essere una fase da sfruttare positivamente: dopo una diagnosi di tumore al pancreas – uno di quelli che non perdonano – Vialli ha scelto di far sua la terapia della positività e di provare ad essere un esempio per chi dovrà affrontare la stessa situazione: «Voglio essere di ispirazione agli altri, voglio che qualcuno mi guardi e mi dica: “È anche per merito tuo se non ho mai mollato’”».

E l’ispirazione – la sua – arriva per esempio dalla storia di Eric Moussambani, nuotatore della Guinea che si qualifica per la Olimpiadi nonostante uno stile libero non proprio da scuola nuoto e nonostante non abbia avuto una vera piscina nella quale allenarsi. O, ancora, dal giocatore di basket statunitense Tyrone Bogues che, con il suo metro e 59 cm, riusce ad entrare nel mondo della pallacanestro ad alto livello, sfidando lo scherno di chi ritiene che l’altezza sia una condizione necessaria per giocare bene. È una bella iniezione di ottimismo, questo libro: «Ogni volta che calci per fare gol, è sempre come la prima volta: hai bisogno di un bel po’di coraggio. E, anche, di un pizzico di fortuna». —

Annalisa Celeghin

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