A Porta Portello la nuova piazza innesca il dissenso

«Perché non dirottare 750 mila euro in fognature?» L’isola pedonale vista come il colpo di grazia al commercio
Di Elvira Scigliano
Padova 17 ottobre 2005 G.M. Via del Portello:LIBRERIA "IL LIBRACCIO" Il titolare GIUSEPPE (VIGATO) Via del Portello:LIBRERIA _IL LIBRACCIO_ Il titolare GIUSEPPE (VIGATO)
Padova 17 ottobre 2005 G.M. Via del Portello:LIBRERIA "IL LIBRACCIO" Il titolare GIUSEPPE (VIGATO) Via del Portello:LIBRERIA _IL LIBRACCIO_ Il titolare GIUSEPPE (VIGATO)

PORTELLO. Sono stati soprannominati i «dissidenti di piazza Portello», crescono in numero e in convinzione i porteati che non vogliono la nuova piazza pedonale nel cuore dello storico rione.

È il progetto annunciato dall’Amministrazione comunale (costo 750 mila euro) che non va giù ai negozianti. In cima alla lista Giuseppe Zielo, titolare della libreria «Il libraccio» di via Portello 42: alcuni giorni fa ha scritto al sindaco Ivo Rossi ed al ministro Flavio Zanonato proprio riguardo il restyling del Portello. «Per quanto ci riguarda più strettamente, la pedonalizzazione del nostro borgo nella parte nord» si legge nella missiva, «da tempo abbiamo inviato le nostre osservazioni e riserve a Rossi, all’ex sindaco Zanonato e all’assessore Micalizzi. Il tutto rimasto debitamente senza riscontro da parte del Comune, esempio di maleducazione e “democrazia”. Urbanisticamente ed esteticamente il piano redatto dall’architetto Attolico è tutto da discutere. La robusta pioggia del 5 giugno scorso ha mostrato i limiti delle fognature. Dunque, perché non dirottare i 750 mila euro per sistemare, invece che la piazza, le strade, i marciapiedi, le fognature e magari rimborsare i mal capitati che sono scivolati sulla neve di quest’inverno? La crisi ha colpito duro anche qui, l’eliminazione dei parcheggi, anche parziale, conseguente alla pedonalizzazione di via Portello, darebbe il colpo di grazia al commercio locale. A nostro avviso la cosiddetta piazza favorirà solo prostituzione e spaccio di droga».

Zielo ne ha anche per l’Associazione Progetto Portello, fino ad oggi dimostratasi disponibile a sostenere l’idea della nuova piazza: «È diretta da cittadini che non risiedono in via Portello, come l’attuale presidente. E mi sono dimesso dall’associaizone, benché ne sia uno dei fondatori, per gravi motivi morali e culturali. Oggi sono il direttore del Centro studi documentazioni Il Portello che conserva un ricco archivio sul rione, rappresentandone la memoria storica».

Replica così l’assessore Andrea Micalizzi: «La salvaguardia dell’idraulica al Portello è la priorità, ma non ha nulla a che vedere con la piazzetta e la spesa di 750 mila euro». E sugli allagamenti: «Il progetto per il sistema fognario esiste già, costa 7-8 milioni di euro che saranno finanziati a più stralci dall’Ato e messe in opera da Aps. Purtroppo, i ritardi dipendono dal difficoltoso iter economico: entro l’anno dovremmo chiudere la partita amministrativa, fatta di permessi e autorizzazioni, tanto più che al Portello siamo dentro le mura storiche».

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