Abano. "Anziani oltre il 25 per cento, ora serve la casa di riposo"

Abano chiede alla Regione le quote per aprire una struttura per over 65. Federalberghi è favorevole: «Così si possono recuperare immobili dismessi»
SBRISSA-FOTOPIRAN-ABANO TERME-PANORAMICHE
SBRISSA-FOTOPIRAN-ABANO TERME-PANORAMICHE

ABANO. L’amministrazione comunale di Abano ha inoltrato la richiesta di inserimento nel piano di zona dell’Ulss al fine poi di conseguire le quote dalla Regione per l’apertura di una casa di riposo per anziani nel territorio comunale.

A CACCIA DI QUOTE

L’amministrazione comunale ha deciso di inoltrare la richiesta dato il tasso elevato di anzianità che caratterizza la popolazione di Abano. «Nei ventimila abitanti la percentuale di over 65 è del venticinque per cento circa», sottolineano il sindaco aponense Federico Barbierato e l’assessore ai Lavori Pubblici, Gian Pietro Bano. «Ad Abano ci sono anche dieci ultracentenari. Ecco quindi che il nostro territorio necessita di una struttura per gli anziani».

L’assessore comunale al Sociale Virginia Gallocchio ha allora preso in mano la situazione, avviando la procedura prevista per legge. «Abbiamo chiesto l’inserimento nel piano di zona dell’Ulss per poi ottenere dalla Regione Veneto le quote necessarie per aprire un sito ad Abano», spiega la Gallocchio.

DORO - FOTOPIRAN - ABANO - NUOVI ASSESSORI E CONSIGLIERI COMUNE DI ABANO. ASS GALLOCCHIO VIRGINIA
DORO - FOTOPIRAN - ABANO - NUOVI ASSESSORI E CONSIGLIERI COMUNE DI ABANO. ASS GALLOCCHIO VIRGINIA

«Una struttura deve avere 120 quote, in definitiva almeno 120 posti letto. Quote che non sono altro che il pagamento da parte della Regione della parte sanitaria della retta. Al momento la Regione Veneto non ha quote disponibili a bilancio e quindi se ne riparlerà tra qualche mese, alla prossima tornata nella quale verranno analizzate da parte della Regione le richieste pervenute».

DIVISIONE

Una retta per accedere alla casa di riposo si aggira tra i 2.800 e i 3.000 euro di media al mese per paziente. «La Regione paga circa 1.200 euro di quota per la parte sanitaria», spiega ancora l’assessore al Sociale. «La restante parte o viene pagata per intero dal paziente o il Comune, in base al reddito, contribuisce in parte o totalmente».

SI CERCA IL SITO

In attesa del sì della Regione è caccia al sito. «Abbiamo avanzato la richiesta perché ci sono arrivate delle proposte da parte di alcuni soggetti», svela ancora la Gallocchio. «Il sito può essere ex novo o può anche essere un hotel dismesso o attualmente in funzione. Saranno effettuate delle valutazioni, sempre tenendo presente che lo spirito di questa amministrazione è di cercare di seguire l’anziano il più possibile affinchè possa godersi casa propria».

L’OK DEGLI ALBERGATORI

L’ipotesi di adibire a casa di riposo una struttura alberghiera è ben vista dal mondo degli albergatori. Sì quindi ad un eventuale cambio di destinazione d’uso. «Quello della casa di riposo è un tema tornato più volte sul nostro territorio, soprattutto con riferimento agli hotel dismessi di Abano», osserva il presidente di Federalberghi Terme, Emanuele Boaretto. «Personalmente la considero un'ottima idea di possibile recupero di strutture dismesse, tanto più che gli hotel già presentano spazi ed ambienti molto simili ed adattabili alle esigenze di una residenza per anziani. È un'ipotesi che non mi vede contrario anche perché si inserisce nel contesto di stazione di cura e salute adatta a generare momenti di serenità preziosi per i turisti quanto per i cittadini, quanto per i meno giovani. Al tempo stesso scongiura l’ eventualità dell'edificazione degli ennesimi condomini o centri commerciali». —


 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova