Ad Abano e Montegrotto dieci strutture alberghiere in vendita

Un esempio è il Reve di Monteortone, un 4 stelle con ampio parco in centro. Nonostante il periodo non sia considerato ottimale, l’interesse non manca e il mercato è dinamico

Federico Franchin
L'hotel Orologio di Abano in vendita
L'hotel Orologio di Abano in vendita

Sono oltre dieci gli hotel attualmente in vendita tra Abano e Montegrotto Terme, secondo i principali portali immobiliari online. Un numero significativo che fotografa la realtà di un mercato dinamico, dove le opportunità di investimento si intrecciano con la necessità di rinnovare e rilanciare alcune strutture storiche del bacino termale euganeo.

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Mercato dinamico

Dopo le recenti acquisizioni degli hotel Grand Torino e Salvagnini di Abano Terme, il panorama alberghiero della zona mostra infatti ancora diverse strutture sul mercato. Una situazione che riflette sia le dinamiche di investimento nel settore turistico, sia i bisogni di ristrutturazione o di cambio gestione.

Sebbene il periodo non sia considerato ottimale per gli investimenti, a causa delle incertezze che gravano sul comparto turistico, le strutture continuano ad attirare l’attenzione di operatori locali e investitori nazionali.

Gli hotel in vendita

Tra le proposte spicca l’hotel Reve di Monteortone, un 4 stelle con ampio parco vicino alla zona pedonale, proposto a 3,5 milioni di euro. L’edificio copre circa 7.000 m², con possibilità di ampliamento di ulteriori 37.000 m², e offre circa 145 posti letto distribuiti tra camere singole, doppie e suite.

Recentemente ristrutturato, l’hotel rappresenta un’opportunità concreta per chi vuole inserirsi nel cuore dell’offerta termale della città. Un altro immobile in via Previtali, sempre ad Abano, è proposto allo stesso prezzo di 3,5 milioni di euro. Si tratta di un 4 stelle con parco di 33.000 m², dotato di reparto cure termali, wellness, piscine interne ed esterne e saune.

La gestione a conduzione familiare assicura continuità di clientela e approccio personalizzato, elementi che rafforzano la stabilità della struttura. In viale delle Terme è invece disponibile un hotel 4 stelle in piena attività, con circa 120 camere e clientela storica consolidata. La richiesta è di 6 milioni di euro. L’hotel, parzialmente ristrutturato, dispone di parcheggio privato e possibilità di ampliamento, con prospettive di crescita nel settore congressuale e del turismo benessere.

Altri annunci riguardano un albergo con piscina, centro wellness, parco e sala congressi per 70 posti, con circa 180 posti letto complessivi. Non sempre i prezzi vengono specificati, ma in diversi casi si collocano sotto i 5 milioni di euro. Strutture con fatturati intorno ai 2 milioni richiedono interventi di ammodernamento, ma restano appetibili per chi intende investire in un mercato consolidato. Tra le occasioni giudiziarie spicca l’hotel in via Valerio Flacco 70, lotto da 4.111 m² con base d’asta di 878.000 euro e offerta minima di 658.500 euro.

Attualmente vuoto, rappresenta un’opportunità per chi ha la possibilità di investire in lavori di ristrutturazione. Anche Montegrotto Terme è interessata da numerose proposte. Tra queste un hotel 3 stelle in viale Stazione, completamente ristrutturato, con 25 camere, ristorante da 70 posti, parco e parcheggio privato, in vendita a 1,15 milioni di euro.

Un’altra struttura 3 stelle di 1.500 m², con terreno da 1,4 ettari, piscina e ampio giardino, è proposta a 1,5 milioni, mentre un 4 stelle ai piedi dei Colli Euganei, con 116 camere e 2.660 m² di superficie coperta, è sul mercato a 4 milioni. Infine, all’asta figura anche l’Hotel Michelangelo, simbolo della tendenza che vede strutture storiche o di grandi dimensioni in cerca di nuovi gestori.

«Periodo non facile»

A tracciare un bilancio è Walter Poli, presidente della sezione locale di Federalberghi: «Il mercato degli hotel ad Abano e Montegrotto Terme rimane interessante, nonostante il periodo complesso per l’economia e il turismo. Le strutture in vendita offrono opportunità sia a chi cerca investimenti strategici sia a chi vuole consolidare la presenza nel settore termale. Alcuni edifici richiedono lavori di ammodernamento, altri hnno già clientela consolidata e strutture moderne. Il nostro consiglio è valutare con attenzione ogni proposta, considerando fatturati, stato della struttura e potenziale di crescita, soprattutto nel segmento benessere e turismo breve».

«La nostra esperienza – puntualizza Poli – mostra che le strutture che offrono qualità dei servizi, wellness, piscine e parchi, combinate a posizione strategica e possibilità di sviluppo, continuano ad avere forte attrattiva. Le aste, inoltre, rappresentano un’opportunità per chi è pronto a investire in strutture storiche o da rilanciare. Insomma, chi conosce il territorio e il mercato sa che è possibile fare scelte lungimiranti, individuando immobili con potenziale di crescita e margini di rendimento interessanti».

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