Alberto e Charlène, le nozze adeguate
Il principe di Monaco e la nuotarice, doppia cerimonia

Il principe Alberto di Monaco e la promessa sposa Charlène in una foto della vigilia
Duchessa di Boux, contessa di Carlades, Première Dame de Monaco e titoli affini cadranno oggi pomeriggio sulle spalle da campione mondiale dei pesi massimi della nuotatrice sudafricana Charlène: quando alle 17 monsieur Philippe Narmino, Presidente del Consiglio di Stato monegasco, la unirà in matrimonio civile con S.A.S. le prince Albert de Monaco a palazzo Grimaldi. Estate mozzafiato questa, per unioni di signorine amoureuses et grimpeuses: appartenendo alle prime quella zu-zu di Matilde Borromeo Arese con Antonius zu Fürstenberg (nobiltà che, "essendo" da secoli, non occorre che "sembri" null'altro); ma anche quella di domani di Kate Moss col musicista Jamie Hince (notizie di droga non pervenute). Alle seconde, il planetario royal wedding di Kate e William: che conclude l'arrembaggio di anni di mamma e figlia Middleton al partito più ambito del regno; trasformatosi chissà, strada facendo, in autentica storia d'amore. Infine, appunto, quella della commoner Charlène col suo principe da Paese dei Campanelli. Con colpo di scena incombente nelle ultime ore: quando, secondo un settimanale francese la fanciulla, appreso dell'esistenza di due "figli della colpa" di lui e pronta alla fuga in aeroporto, sarebbe stata riacciuffata dalla Securité e riportata ad un destino ormai tracciato. Notizia inaffidabile, perché il settimanale "Chi" in questi anni ci ha fatti sentire tutti padrini e madrine della figlia della cameriera californiana e del bimbetto della negrona, con cui il principe Alberto ha avuto appunto RNP (rapporti non protetti). E dunque? L'unica ipotesi, se qualcosa di simile è accaduto, è che Charlène abbia avuto uno di quei momenti nella vita - capita, no? - in cui alla vigilia di un grande evento di colpo ti vedi davanti l'esistenza futura come una lunga linea grigia in mezzo al deserto. Perché, diciamoci la verità: sia Caroline con i suoi colpi di testa per playboys da strapazzo, bei ragazzi brianzoli, principi blaso-avvinazzati, sia Stephanie con la sua coazione a ripetere per pescivendoli e guardie del corpo, hanno vissuto sino in fondo la passione dei sensi; hanno amato e nuotato per i loro amori nell'acqua bollente, uscendone ustionate ma sazie. Mentre la storia infinita ed opaca tra il principe e la nuotatrice ci è sempre apparsa come un brodino vegetale per emozioni fragili sempre, adrenaliniche mai. Charlène è cresciuta poco per volta nel novero delle papabili al soglio principesco: la vedevi ad un Ballo della Rosa per poi scomparire e riapparire con Alberto sulle nevi svizzere, in foto da gita di collegio per ragazzi-benissimo. Lui solito sorriso, solita calvizie, solita pancetta molle nonostante il molto sport; lei carina ma non bella, non espressiva, non carismatica. Ci mancava pure il look stylist Armani con i suoi "greige" (grigio-beige) per renderla, persino al royal wedding, figura-sfondo priva di spessore. Tutto è stato così stentoreo e pianificato in questa unione, da non riuscire a smorzare le voci, da sempre ricorrenti, d'una omosessualità di lui, mimetizzata dietro feconde avventure eterosessuali lunghe una notte. Noblesse oblige e terminato il sussurro, parte il comunicato stampa: dopo le prime feste di popolo stasera, domani nozze religiose a palazzo con 850 invitati di altissimo e variegato rango e 3500 altri davanti a maxischermi. Poi omaggio della folla ai sovrani in "cocchio" Lexus Ls 600 ed infine fastoso ricevimento nei saloni dell'Opera Garnier con menu mediterraneo di monsieur Alain Ducasse. Licia Balzan Moretti Polegato, al secolo madame Geox, venetissimo console del Principato a Venezia, sarà presente senza aver ancora deciso cosa indosserà all'ultimo momento. Sarà tutto molto bello. La sposa col suo sorriso greige. Lo sposo adeguato. Tutti adeguati. Manca un dettaglio di non trascurabile conto, dite voi? Suvvia... nessuno è perfetto.
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