Appesa sulla vetrina la sentenza di fallimento di un altro negozio

CONSELVE. Trova sulla vetrina del negozio una sentenza di fallimento riferita però a un’altra azienda, che in precedenza aveva gestito la stessa attività. La titolare non ci ha pensato due volte e ha chiamato i carabinieri. Il caso è scoppiato al centro commerciale Lando e ha coinvolto Sandy Garbin, una giovane imprenditrice che fino alla primavera scorsa gestiva il negozio di abbigliamento “Passaparola Eden Store”. A raccontarlo è il marito Galdino Sgobbi: «L’anno scorso abbiamo deciso di chiudere il negozio» spiega «ma la nostra azienda, la “Belli & Pettinati 3”, è rimasta attiva perché abbiamo l’intenzione di aprire un nuovo punto vendita. Inoltre abbiamo mantenuto la sede al centro Lando. L’altro giorno mi ha chiamato un amico chiedendomi se era vero che eravamo falliti, perché aveva visto l’atto del Tribunale di Rovigo appeso alla vetrina. Pensavo a un scherzo, invece era tutto vero. Peccato che quel documento si riferisca a un’altra società che non c’entra niente con noi, nonostante il nome sia simile. Si tratta del precedente proprietario del negozio, che noi però abbiamo rilevato ancora nell’ottobre 2011». La sentenza di fallimento del 20 gennaio scorso è riferita alla “Belli & Pettinati Srl”, con sede legale Rovigo, mentre l’attuale proprietà ha sede al centro commerciale di Conselve e una diversa partita Iva. «Il nome è simile» continua Sgobbi «per una questione di praticità, visto che subentravamo nella conduzione di un negozio già avviato. Ma mia moglie non ha nulla a che fare con l’altra azienda, ci sono i documenti a provarlo. Abbiamo chiesto un sopralluogo ai carabinieri perché nessuno aveva il diritto di esporre quel documento. Al curatore fallimentare Tiziano Stocco abbiamo fatto presente i danni che stiamo subendo a causa di questo sbaglio clamoroso». (n.s.)
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