Arte e artigianato in vetrina scommessa Liuteria Veneta

Il maestro Enrico Medaglia apre una bottega-laboratorio a due passi dal Duomo «So di essere in controtendenza, ma il saper fare deve conquistare visibilità»  
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - INAUGURAZIONE LABORATORIO LIUTAIO
MARIAN-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - INAUGURAZIONE LABORATORIO LIUTAIO



In via Barbarigo i negozi si aprono e non si chiudono. Mettono in mostra sapienza e maestria, dando prova di autenticità. Come la Liuteria Veneta di Enrico Medaglia, maestro liutaio, uno dei pochi esperti di archetteria in Italia, che ha inaugurato ieri con l’assessore Antonio Bressa, il presidente della Camera di commercio Antonio Santocono e Lino Fabbian (Confartigianato).

La scelta

La storia di Enrico è già zeppa di traguardi precoci: figlio di un chitarrista classico, si iscrive alla scuola internazionale di Cremona “Antonio Stradivari” a soli 13 anni. «La mia classe era composta da 26 ragazzi, di cui 20 stranieri e i miei compagni avevano dai 20 ai 24 anni – racconta – A 18 anni ero già diplomato, aprii un laboratorio in un palazzo storico di Milano, ma l’amore mi ha portato qui, a Padova». Così ha aperto il suo laboratorio a Sant’Agostino di Albignasego, il negozio esiste ancora, ma a Enrico da sempre frullava nella testa l’idea di aprire in un contesto che appagasse anche il suo cuore romantico. «Quando ho visto palazzo Papafava, il ciottolato, questo spazio – rivela – mi sono deciso. È il momento di mettere in vetrina quello che so fare: strumenti ad archi».

ECCELLENZA

Che comprano musicisti da tutto il mondo: Stati Uniti, Canada, Giappone, Nuova Zelanda. «Realizzo lo strumento a partire dalla scelta del pezzo di legno, che deve essere rigorosamente di abate rosso della Val di Fiemme, tagliato in un periodo preciso dell’anno. Quindi inizio i lavori. Tutto rigorosamente a mano. I violini partono da 8 mila euro; i violoncelli da 16 mila euro. In un anno riesco a completare più o meno 6 violini e due violoncelli. Alterno la realizzazione degli strumenti con la loro manutenzione e restauro. Sono il curatore e il manutentore del Museo del conservatorio Benedetto Marcello di Venezia che vanta pezzi del Seicento e del Settecento. La liuteria veneta è un capitolo a parte della storia della musica e dei suoi strumenti. Basti pensare che intorno al Seicento, mentre a Cremona c’erano 15-20 botteghe artigianali, a Venezia ce n’erano 300». Il suo non sarà solo un negozio-laboratorio.

la visione

Enrico è pronto a ospitare giovani che vogliano imparare il mestiere: «prima di tutto sono pronto a ricevere scolaresche in visita – assicura – per mostrare come si costruisce un violino. Ma sono anche disponibile a insegnare a giovani apprendisti volenterosi». E poi c’è l’idea di ospitare la musica: «al sabato metterò a disposizione gli strumenti della mia collezione, per giovani musicisti». Ieri è toccato al Detaché Quartet, quattro talenti padovani, diplomati al Pollini, dai 20 ai 23 anni: Edoardo Forese, Mario Stocco, Matthias Saller, Gioia Saller, che si sono esibiti suonando tre violini e un violoncello costruiti dal maestro Medaglia. «So di essere in controtendenza perché apro – conferma – è più facile gestire un laboratorio in provincia, a cominciare dai costi, ma alcune situazioni vanno portate in centro, altrimenti non restano che attività prettamente commerciali e la vetrina dell’arte e dell’artigianato spariscono». —

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