Autisti di ambulanze costretti a turni-choc, esposto Cgil

CITTADELLA. Autisti delle ambulanze che a Cittadella e a Camposampiero rimangono in servizio anche 12 ore, pure di notte, con il rischio che in caso di chiamata al 118 diventino anche 16. L'allarme arriva dalla Cgil. «Non vorremmo un giorno essere costretti a dire "noi l'avevamo detto"», scandisce il segretario della funzione pubblica del sindacato Enrico Ciligot Magagnin. La segnalazione è stata inviata a Regione, Usl 6, Procura, Spisal, Ispettorato del lavoro, vigili del fuoco e carabinieri. La Cgil si è incontrata ieri con i rappresentanti della cooperativa Antoniana: «Abbiamo chiesto una rimodulazione dei turni che la cooperativa applica agli autisti soccorritori delle ambulanze in servizio nell’Alta. Ormai da tempo è in proroga un appalto di servizio che prevede una turnazione degli autisti soccorritori di 12 ore continuative, anche notturne, con il rischio che, in caso di intervento, si possa prolungare fino a 14-16 ore». Orari massacranti, ma la cooperativa si giustifica adducendo «un risparmio economico in termini di rimborsi dall'Usl 6». Ma la Cgil ritiene «inaccettabile la monetizzazione della sicurezza per i lavoratori, gli utenti, medici e infermieri presenti nelle ambulanze e pure di ignari cittadini che potrebbero essere coinvolti in incidenti stradali». Una sicurezza che potrebbe crescere affiancando un infermiere all'autista nei casi di trasporti di pazienti in dialisi o in psichiatria. «La cooperativa in questi anni», sottolinea il sindacato, «ha marginalizzato chi ha denunciato questi rischi», a partire dal presidente, che avrebbe detto di considerare "fannulloni" coloro i quali non sono disponibili a morire di lavoro. La vicenda è stata denunciata all'Azienda ospedaliera padovana già un anno fa, «ma finora non abbiamo avuto alcun riscontro», chiosa Ciligot. Ora la Cgil confida che «si verifichi la legittimità dell'operato della cooperativa in tema di organizzazione del lavoro, salute e sicurezza».
Silvia Bergamin
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