Best Performer, le migliori imprese della Bassa Padovana: un ricambio che favorisce il territorio

A Lozzo Atestino l'evento con le cento aziende Best Performer organizzato dal gruppo Nem e da ItalyPost. Mauro Giuriolo, presidente di Banca Adria Colli Euganei: «L’incertezza frena gli investimenti Ma le aziende sono liquide e redditizie»

Luca Piana
Un momento dell'evento Best Performer Bassa padovana andato in scena a Lozzo Atestino
Un momento dell'evento Best Performer Bassa padovana andato in scena a Lozzo Atestino

Prima notizia: nelle analisi delle città distretto la Bassa Padovana è migliorata in misura sensibile da un anno all’altro.

Il territorio è infatti il primo, in Veneto, dove l’iniziativa Best Performer viene ripetuta anche in questo 2025, dopo la prima edizione del 2024.

E qui viene il bello: rispetto a un anno fa, quando erano stati presi in considerazione i bilanci 2022, in questa nuova edizione - basata sulla classifica delle cento migliori imprese del territorio elaborata con i bilanci 2023 (gli ultimi disponibili per tutte le imprese) - è come se la Bassa Padovana si fosse allargata.

Sono infatti riuscite a centrare i parametri richiesti per entrare in graduatoria, che riguardano non soltanto le dimensioni dei ricavi ma anche la redditività e la solidità patrimoniale, imprese di 44 diversi Comuni, il doppio di un anno fa.

Questo significa che il 2023 ha visto le turbolenze del post Covid appianarsi, dando respiro al territorio e permettendo alle aziende di irrobustirsi. Alcuni dati rendono evidente questo fenomeno. Le cento Best Performer hanno realizzato ricavi aggregati per 3,1 miliardi, con una crescita del 3,2 per cento rispetto al 2022, ma i margini sono cresciuti molto di più, con un margine operativo lordo complessivo che è salito da 363 a 439 milioni, passando dal 12 al 14 per cento del fatturato.

Buoni numeri, per affrontare da basi più solide la nuova fase di difficoltà che si è aperta negli ultimi tempi, con il perdurare della guerra in Ucraina, l’esplodere dei conflitti in Medio Oriente e la battaglia dei dazi scatenata dall’amministrazione di Donald Trump, come è emerso ieri a Lozzo Atestino nell’incontro con le aziende Best Performer che si è tenuto nell’Auditorium di Banca Adria Colli Euganei a Lozzo Atestino, una manifestazione organizzata da Nord Est Multimedia – il gruppo che pubblica il Mattino di Padova, il sito ilNordEst.it e altri cinque quotidiani – assieme a ItalyPost.

Elettrodotti, data center e cereali: a Best Performer la voglia di innovare delle imprese della Bassa Padovana
Best Performer della Bassa Padovana a Lozzo Atestino

L’accelerazione del territorio ha mutato la classifica in profondità. Se nell’edizione passata era stato sufficiente un fatturato di 4,5 milioni (quello della la 2S Group di Terrassa Padovana, che occupava la centesima posizione), quest’anno sono serviti almeno 8,1 milioni (la Grafica Atestina di Monselice).

Sono cambiate anche le posizioni di vertice, anche se in misura meno marcata: identica la prima classificata, la De Angeli Prodotti di Bagnoli di Sopra (239 milioni di ricavi, dai 225 del 2022), al secondo è salita la Uniflair di Conselve, che ha visto i ricavi balzare da 127 a 202 milioni, mentre al terzo si è inserita la Pittarello di Tribano (192 milioni), che l’anno passato non era in classifica.

È scivolata al quarto posto la Tresoldi Metalli di Pozzonovo (172 milioni), l’anno passato seconda classificata, mentre anche al quinto c’è una new entry, anch’essa di Bagnoli di Sopra, la Plastotecnica (170 milioni).

Se le varie posizioni in classifica sono poco più di una curiosità, visto che a contare è l’evoluzione che ogni azienda riesce a mettere in atto, grande o piccola che sia, quel che invece conta davvero è la capacità del territorio di crescere nel suo complesso e di affrontare le tante sfide che la complessità dell’economia contemporanea pongono alle imprese.

Da questo punto di vista il forte ricambio nella graduatoria è un segnale positivo: mostra infatti un’abbondanza di imprese che hanno le caratteristiche per emergere, e se un anno non ce la fanno perché per motivi magari congiunturali chiudono un bilancio in perdita (una delle condizioni è essere in utile a livello di risultato netto), se riescono a rettificare la rotta hanno tutte le potenzialità per tornare in classifica l’anno successivo.

L’iniziativa Best Performer, inoltre, permette di mettere in luce una caratteristica fondamentale della Bassa Padovana, ovvero la varietà di imprese di alto livello in tanti settori diversi e, sotto di loro, di un corpo di aziende di medie e di piccole dimensioni altrettanto diversificate. L’altro elemento che permette di guardare al futuro con fiducia sono le storie che ieri sono state raccontate sul palco a Lozzo, che hanno fatto emergere la grande determinazione delle imprese della Bassa di investire per allargare i mercati di riferimento, espandersi all’estero, introdurre nuovi prodotti.

Poi ci sono le difficoltà, che certamente non mancano.

«Questo è un territorio storicamente ricco di iniziativa imprenditoriale. Quello che serve, adesso, è fare il salto dimensionale: i proprietari non devono più pensare di bastare a loro stessi, devono essere pronti ad aggregarsi e ad aprire il capitale, perché solo così avremo le dimensioni necessarie per reggere nella competizione globale, che si preannuncia sempre più difficile», ha detto Valentino Miotto, responsabile commerciale dell’azienda della sua famiglia, la Miotto Cereali di Vescovana.

 

Manfrin, dg di Banca Adria Colli Euganei: «L’incertezza frena gli investimenti Ma le aziende sono liquide e redditizie»

Tiziano Manfrin
Tiziano Manfrin

 

«Le imprese di questo territorio si confrontano da sempre con numerose difficoltà, penso ad esempio alla mancanza di infrastrutture», ha spiegato il padrone di casa dell’evento, Mauro Giuriolo, presidente di Banca Adria Colli Euganei.

«Però dobbiamo essere fiducia: c’è una qualità imprenditoriale molto elevata, con tante aziende capaci di innovare. Ecco, l’obiettivo dev’essere questo: fare dell’innovazione il fattore caratterizzante di tutto il nostro sistema». 

«Il primo trimestre dell'anno ha fatto registrare risultati positivi per il nostro istituto sia economici, sia di crescita delle masse amministrate».

Tiziano Manfrin è il direttore generale di Banca Adria Colli Euganei, la bcc nata dalla fusione dei due istituti. Con un rapporto patrimoniale Cet 1 Ratio in crescita al 23,2% e fondi propri a 172,9 milioni (+15%), ha chiuso il 2024 con un utile di 20,9 milioni. Gli sportelli operativi sono 33, distribuiti tra le province di Rovigo, Padova, Venezia e Ferrara.

Direttore, qual è la situazione dell’economia delle pmi della Bassa padovana?

«Ci sono aziende ben patrimonializzate, molto liquide grazie anche ai finanziamenti assistiti dalle garanzie statali e che creano reddito. In questa fase vedo un po’ meno entusiasmo negli investimenti. Su questa tendenza influisce il tema internazionale, fonte di preoccupazione. Però non si tratta di una fase critica, patrimonio, reddito e liquidità dovrebbero consentire assolutamente di superare il momento senza problemi. Ci vuole lungimiranza e spirito positivo».

Come si è aperto l’anno per la vostra Banca?

«Veniamo da un anno, il 2024, che segna una crescita costante, da quando abbiamo fatto la fusione. Sono saliti i risultati, masse amministrate, numero di clienti, filiali, quindi questo ci conforta nel proseguire nel nostro lavoro. E anche il 2025 è proseguito sulla stessa scia. Quello che fa la differenza è la relazione con i nostri clienti, la capacità di ascoltare e dare risposte. Il rapporto umano è la chiave del nostro successo».

Su quali fronti siete impegnati nel 2025?

«Stiamo lavorando per dare grandi prospettive di rilancio alla nostra attività. Dopo l’apertura della nuova filiale a giugno a Padova, ora guardiamo alla nuova sede centrale. Sorgerà a Rovigo e ci consentirà di riorganizzare gli uffici di direzione dislocati su tre sedi (Adria sede, Adria Cieco Grotto e Lozzo Atestino). L’edificio ci consentirà una valorizzazione ottimale delle risorse, soprattutto di quelle specialistiche, ci doterà di spazi che oggi ci mancano e ci troverà pronti e ben organizzati anche dal punto di vista logistico, in un baricentro perfetto rispetto al nostro territorio, che abbiamo intenzione di seguire e valorizzare più di prima». 

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