Bike Expo, fiera contesa Padova perde la causa

PADOVA. Il Motor Bike Show di Verona non ha fatto concorrenza sleale alla Fiera di Padova. Un’altra battuta d’arresto per PadovaFiere in una delle innumerevoli cause che la società ha intentato contro i promotori fieristici che negli anni hanno abbandonato Padova per la città scaligera. In questo caso si tratta del Motor Bike Expo, dal 1995 al 2008 evento di punta della Fiera di Padova. Evento che portava in città oltre 100 mila bikers da tutta Europa. E nella causa che vede contrapposta PadovaFiere Spa alle società C&C e Commerciale Srl di Federico Agnoletto ancora dal 2009, è il Tribunale Ordinario di Venezia, sezione speciale imprese, che rigetta la richiesta di sequestro conservativo per 1,3 milioni di euro per i presunti danni arrecati all’ente fieristico padovano dal trasferimento dell’Expo Bike Show a Verona nel 2009. L’ordinanza - la cui richiesta era stata depositata dai legali di Padova Fiere Spa lo scorso 17 febbraio - corrobora la tesi di una leale concorrenza tra le due manifestazioni e tuttavia la trafila legale rispetto alla fuoriuscita di una manifestazione importante per la Fiera padovana è ancora tutta da decidere. «In sette anni la famiglia Agnoletto ha dovuto subire due cause e quattro azioni legali per la scelta di fuoriuscire dalla partnership con PadovaFiere», spiega l’avvocato Daniela Ajese dell’omonimo studio legale che ha seguito fin dal principio la disputa. «E siamo ancora lontani dal vedere una sentenza per lo meno di primo grado. Si tratta di un accanimento ingiustificato, soprattutto visto l’esito delle azioni fino ad ora presentate».
Intorno alle metà del 2008 era la romana Giada Marchetti l’amministratore delegato di Padova Fiere (da poco in mano ai francesi di Gl Events) ad aver visto sfumare una partnership che durava dal 1995 e che portava a Padova un indotto turistico di tutto rispetto. Poi lo strappo, legato ad una presunta concorrenza tra l’evento motociclistico e Auto-Expo e Motor show (organizzate dal gruppo Promotor di cui l’ex ad di Padova Fiera era pure amministratore delegato), il trasferimento a Verona e il successo di una manifestazione che ora porta nella città scaligera oltre 150 mila visitatori. Nel frattempo la manifestazione gemella tentata da Padova non otteneva risultati positivi e si spegneva in pochi anni. Una perdita di cui pochi ancora ricordano le conseguenze ma la cui attualità ritorna nelle aule di giustizia a pochi giorni dal lancio di un’edizione di Campionaria che ha visto tutti gli operatori e le realtà del territorio collaborare per la buona riuscita dell’evento.(r.s.)
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