Brindisi col prosecco e primo impegno «S. Vito avrà di più»

Il riconfermato primo cittadino e i dati seggio per seggio «Busa forse non s’è accorta che abbiamo investito 4 milioni»
BELLUCO FESTEGGIAMENTO ELEZIONE TACCHETTO VIGONZA
BELLUCO FESTEGGIAMENTO ELEZIONE TACCHETTO VIGONZA

VIGONZA. «Adesso andiamo avanti, ci siamo fermati per un mese e quindi riprendiamo da dove abbiamo lasciato. Ci sono tanti lavori da fare, ma ci saranno anche tanti pensieri». È la primissima dichiarazione di Nunzio Tacchetto, dopo aver ricevuto l’abbraccio dei sostenitori nella sede elettorale della coalizione che lo ha sostenuto, al terzo piano di piazza Régia.

Tacchetto vi è giunto alle 16, dopo un impegno privato, quando lo spoglio era quasi alla fine. L’urlo che lo ha accolto è rimbombato in tutto il palazzo. E sono stati baci e abbracci. Proprio a loro, i componenti del suo team elettorale, il riconfermato sindaco ha voluto dedicare un immediato riconoscimento. «Vince la squadra», ha annunciato, «la continuità. E posso dire anche la serietà. La gente sa distinguere tra le parole di un amministratore che assieme a un gruppo forte e coeso ha lavorato per cinque anni. Ai prossimi cinque», si è augurato. Poi si è soffermato a scorrere velocemente i risultati sezione per sezione. «È incredibile come a Busa, dove ho reso più di quattro milioni di euro in opere, non se ne siano resi conto», riflette guardando il dato per lui negativo dei seggi. «Penso sia mio dovere partire da lì per condividere di più e parlare più approfonditamente con la gente. A San Vito, invece, hanno ragione a essere scontenti. Abbiamo i soldi, ma per una questione tecnica siamo in ritardo con le opere. Mentre a Busa i progressi sono sotto gli occhi di tutti, a partire dalla rotatoria di via Régia alla ripresa dei lavori della scuola di Busa e Perarolo all’ecocentro al sistema di sorveglianza. Ma evidentemente è un’altro tipo di cittadini, che forse non ha tempo gravitando più sulla città».

Nunzio Tacchetto intende anche «sfatare il luogo comune della scarsa affluenza». E vuole dare un pubblico riconoscimento a chi lo ha votato: «Hanno ritenuto un dovere ritornare alle urne per riconfermare quello che avevano già espresso al primo turno, e li ringrazio» dice. Quanto al nuovo Consiglio comunale aggiunge: «E’ l’espressione di tutti i cittadini, siamo tutti dalla stessa parte. Come ho detto, le cose da fare sono molte, le difficoltà anche. Soprattutto sul lavoro, soprattutto in questo momento». Poi la corsa all’ufficio elettorale del Comune, dove nel frattempo si era portato il corteo dei suoi gruppi e dove lo attende la bottiglia da stappare. «Di prosecco», precisa. «Quello che è importante è la continuità», ribadisce il sindaco. A chi gli ricorda che ha vinto il centrodestra, Tacchetto replica: «Non vince il centrodestra, vince la civica, abbiamo vinto noi. Vigonza Viva ha avuto il 23 per cento, abbiamo precorso i tempi. Le persone piuttosto che i partiti e i simboli. La gente vuole le persone che conosce, i movimenti di cittadini, anche con l’apporto dei partiti». Poi la stoccata finale: «Avendo vinto io, la Lega ha un posto in Consiglio comunale, se avesse vinto il mio rivale no». Ma non si aspetta per questo un ringraziamento.

Giusy Andreoli

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