Cadoneghe, compra cucina e camera e poi accusa il mobilificio

L’uomo di fronte alla posizione dello store, ha deciso di farsi assistere dall’ufficio legale dell’Adico che ha chiesto più volte alla ditta una verifica “in loco” per determinare le vere cause del vizio
Judge holding gavel, close-up
Judge holding gavel, close-up

CADONEGHE. Per quel mobilio (cucina con elettrodomestici, divano letto e cameretta) ha sborsato 12.250 euro. Una cifra importante per un acquisto importante effettuato allo Store Cadoneghe srl – Mobilifici Rampazzo.

"Mai e poi mai, dunque, A.M., 34 anni, impiegato statale residente a Mestre, avrebbe pensato di dover cominciare, con la nostra associazione", spiega Adico, "una vera e propria battaglia legale con l’azienda per una questione che poteva essere risolta rapidamente se ci fosse stata più collaborazione da parte del venditore".

Il problema è legato alla lavastoviglie, quindi a uno dei tanti componenti acquistati all’interno del mobilificio padovano.

"L’impiegato pubblico ha contestato allo store il distacco del laminato dal pannello laterale sinistro adiacente alla lavastoviglie stessa. Ma l’azienda non ha voluto sentire ragioni e ha escluso ogni propria responsabilità, solamente visionando le foto inviate via mail dall’impiegato che è invece convinto di aver seguito scrupolosamente tutte le indicazioni fornite dal mobilificio alla consegna della cucina e dei relativi elettrodomestici".

L’uomo di fronte alla posizione dello store, ha deciso di farsi assistere dall’ufficio legale dell’Adico che ha chiesto più volte alla ditta una verifica “in loco” per determinare le vere cause del vizio.

“Il nostro socio – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – è convinto delle proprie ragioni e per questo ha deciso di affidarsi a noi. Il mobilificio padovano continua a risponderci che non ha responsabilità mentre il nostro assistito insiste sul fatto di aver seguito tutte le indicazioni.

Al di là delle colpe, non capiamo come mai il mobilificio non intenda intervenire andando a casa del loro cliente per controllare il difetto. Stiamo parlando di una persona che ha speso oltre 12 mila euro, crediamo che meriti attenzione da parte del venditore. Noi di certo non ci fermeremo fino a quando non verrà effettuato il sopralluogo da parte dei tecnici dell’azienda”. 

La replica dell'azienda

Con riferimento a quanto dichiarato dal Presidente dell’Associazione Adico nell’articolo pubblicato in data 2/11 us dal titolo Cadoneghe compra cucina e camera e poi trascina la ditta in Tribunale la società Store Cadoneghe Srl, tramite l’avv Mariano Paolin, precisa che 
 
"Il contratto di acquisto di vari componenti per camera e cucina viene eseguito mediante consegna della merce in data 13/12/2017. Il montaggio dei componenti ha avuto esito positivo e viene controfirmato dal cliente. A fine montaggio è stato consegnato un documento contenente n.6 istruzioni per il corretto uso del  mobilio fornito, che viene anch'esso sottoscritto dall'acquirente. In particolare il punto secondo specifica il corretto uso della lavastoviglie e quindi come evitare il problema poi insorto".
 
"A distanza di un anno e mezzo il cliente segnala per la prima volta all'Ufficio Assistenza della ditta un problema di rigonfiamento al fianco del mobile in prossimità della lavastoviglie inviando anche alcune foto. Da queste ultime risulta evidente alla ditta che il danno è dovuto al vapore condensato (e probabilmente non asciugato) generato da premature aperture della lavastoviglie. Il giorno stesso la ditta risponde in tal senso al cliente".
 
"Un primo intervento da parte dell'associazione Adico è datato 22/05/2019, dove si richiede un sopralluogo. Essa viene girata alla ditta produttrice (Arredo3) con allegate foto, quale risponde confermando appieno che le foto evidenziano chiaramente il problema e la sua causa (il vapore) e non quindi difetti di fabbricazione e/o montaggio.
 
Pertanto nessun sopralluogo è stato ritenuto necessario.
 
A fronte delle successive, reiterate richieste da parte di Adico, la mia assistita, nell'allegare la risposta del produttore, in data 31/05/2019 manifesta la propria disponibilità a a sostituire l'elemento danneggiato a un prezzo di favore.
 
Dopo altra pec di Adico del 24/07/2019 la ditta risponde all'associazione allegando anche il preventivo per la sostituzione del pezzo (se ritira il cliente 70 euro (prezzo di favore) mentre 270 euro con intervento per il montaggio (di cui soltanto 200 euro per la manodopera di due operai con camion per un intervento di circa 4 ore).
 
Così rassegnati i fatti, oltre a varie comunicazioni inviate dall'associazione Adico, peraltro ripetitive sui medesimi punti, osservo che gli interessati (cliente ed associazione) non hanno fornito alcuna attestazione di un tecnico atta a smentire la valutazione data dall'inconveniente della mia assistita e dalla ditta fornitrice per cui non esiste allo stato nessun accertamento tecnico di una eventuale responsabilità della ditta venditrice e/o di quella produttrice".
 
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