Zona rossa a Padova, si va avanti: stop all’Arcella si torna in stazione
Dopo una riunione rapida del Cosp la decisione del prefetto Forlenza: controlli sono in un’area tra lo scalo ferroviario, via Tommaseo e via Annibale da Bassano

La zona rossa torna in stazione, dopo quattro mesi di controlli all’Arcella. È la decisione che ha preso il Cosp (comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica) riunito stamattina - martedì 16 settembre - in Prefettura.
Una riunione molto veloce, meno di una ventina di minuti, per decidere quello che il ministro Piantedosi in visita pochi giorni fa a Padova aveva anticipato: si va avanti con il meccanismo delle zone rosse.
La zona rossa dunque è stata rinnovata, ma questa volta non più all’Arcella. La nuova zona rossa è nell’area della stazione, ma meno estesa della scorsa volta. Nel comunicato della prefettura si legge infatti che il provvedimento riguarderà «la zona delimitata, a grandi linee, da via d’Avanzo, viale Codalunga, via Tommaseo e via Goldoni nonché via Annibale da Bassano e sarà in vigore dal 18 settembre al 18 dicembre 2025».
Sono stati resi pubblici i dati riportati dall’inizio della sperimentazione: «Ad oggi risultano controllate 24.333 persone, adottati 58 ordini di allontanamento per violazione dell’ordinanza prefettizia, 28 nei confronti di soggetti già attenzionati per reati concernenti gli stupefacenti, 10 per reati contro la persona, 12 per reati contro il patrimonio e i rimanenti 8 per altre fattispecie di reato».
In totale, dall’avvio della sperimentazione, sono state arrestate 23 persone, 46 denunciate, 13 sanzionate e 19 cittadini irregolari sono stati collocati nei Cpr. Nel comunicato la prefettura ha spiegato le motivazioni delle nuove disposizioni: la prefettura «ha valutato positivamente l’opportunità di riproporre la misura nell’area della stazione ferroviaria, nella quale, nonostante le sinergiche strategie di intervento, permangono le maggiori criticità».
Il commento del sindaco Giordani
Il sindaco Sergio Giordani, tramite un comunicato, ha commentato la decisione della prefettura: «La mia posizione sul punto è nota e ho avuto modo in più occasioni di spiegarla ampiamente in questi mesi. Un grazie alle forze dell’ordine, tutte, che svolgono in tutta la città e ogni giorno un grande lavoro».
Ha poi ribadito i piani per il futuro: «Da parte nostra, anche per competenze specifiche, ci impegneremo come sempre e sempre di più su quello che riteniamo siano i pilastri fondamentali e irrinunciabili per offrire una completa e duratura sicurezza alla città. Prevenzione, inclusione sociale, cura dei giovanissimi con attività specifiche, attenzione a mantenere alta la vivacità dei quartieri con molte attività, vicinanza e sostegno alle marginalità estreme e a chi ha meno».
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova