Otto case visitate a Villanova di Camposampiero: residente a tu per tu con i ladri

La signora Berto: «Ormai è la sesta volta che ci provano». Ester Conte: «Sono stati perfino in bagno»

Giusy Andreoli
Una delle case derubate dai ladri a Villanova di Camposampiero
Una delle case derubate dai ladri a Villanova di Camposampiero

Ladri scatenati sabato notte a Villanova di Camposampieri. Tra furti e tentati furti se ne sono contati almeno otto. Diverse pattuglie dei carabinieri hanno monitorato i territori cercando di arginare l’ondata predatoria che si sta abbattendo dappertutto.

I danni maggiori dal punto di vista della devastazione è stato senz’altro quello messo a segno in via Cavin del Do, nell’abitazione di Ester Conte, dove i malfattori hanno scovato e aperto la cassaforte. Magro il bottino, un paio di collanine e qualche oggetto di poco valore. L’intrusione è avvenuta mentre la donna e la famiglia erano fuori casa.

I ladri hanno praticato un forellino sull’infisso di una finestra e sono entrati mettendo a soqquadro tutte le stanze. Hanno poi trovato la cassaforte nascosta dietro un quadro e hanno tentato di aprirla col flessibile.

Ma non riuscendovi hanno preso dalla casetta degli attrezzi un piede di porco e un piccone e hanno continuato a colpire il forziere fino a spaccarlo.

Evidentemente non contenta del bottino, la banda ha cercato di entrare in casa della cognata di Conte, che occupa una parte dello stesso stabile.

Ma appena sollevata la tapparella la donna, che era in casa, si è messa a urlare e se la sono data a gambe. Erano in tre, volto coperto con passamontagna, hanno proferito solo poche parole. Terrorizzata, la donna ha avvertito la cognata facendola tornare precipitosamente. Il rientro è stato da choc.

«In casa nostra abbiamo trovato il disordine totale e la finestra della cucina spalancata», racconta Ester Conte, «tutti i mobili della nostra camera e di quella di mio figlio erano stati vuotati buttando all’aria ogni cosa. Sono stati perfino in bagno. Il quadro che copriva la cassaforte era stato messo sul letto e sopra ci hanno buttato la mazza e il piccone con il risultato che il letto era pieno di vetri rotti. Per fortuna non hanno fatto del male a mia cognata e al nostro cagnolino».

Altri due furti sono stati perpetrati in via 25 Aprile a Murelle, entrambi con i proprietari in casa che cenavano. Le case “visitate” sono quelle di Pietro Berto e di M.S., un imprenditore artigiano. In entrambe i ladri hanno forato l’infisso di una finestra.

«Eravamo in cucina», racconta la moglie di Berto, «e non ci siamo accorti di niente.

L’abbiamo scoperto salendo per andare a dormire. I ladri hanno trovato una scala in cortile e sono saliti fino al piano superiore, dove hanno forato una finestra. Hanno aperto tutti i cassetti ma non hanno toccato niente, cercavano l’oro e secondo me usano uno strumento. Ma non abbiamo più niente, è la sesta volta che ci provano».

Diversi anche i tentativi di entrare, falliti grazie ai residenti che hanno respinto le intrusioni dopo l’abbaiare furioso dei cani. In via Cavin del Do i ladri sono stati sorpresi in giardino e per scappare si sono buttati nel fossato. Fortunatamente falliti anche le intrusioni ancora in via 25 Aprile, in via Giotto e in via Cognaro.

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