Cannabis terapeutica. Nella Farmacia Igea di Roma più di 30 prescrizioni al mese

La titolare della farmacia, una delle poche che nella capitale ha aperto questo canale di vendita, Maria Catena Ingria: "Arriva dall'Olanda, la chiedono soprattutto malati oncologici ma anche persone con emicrania. La forniamo sotto forma di bustine o di olio, più caro perchè è richiesta un'ulteriore certificazione"

C'è scritto “gioia”, “benessere”, “energia”, “salute” sulle insegne esterne della Farmacia Igea, una delle poche a Roma dove si può comprare, dietro prescrizione medica, cannabis terapeutica. Siamo a Roma Nord, in un quartiere bene della capitale, lo spazio è ampio e affollato, accanto agli scaffali di medicine tradizionali e omeopatiche ce ne sono di prodotti del benessere, dalle creme, ai libri agli alimenti. “Ne abbiamo appena acquistato 250 grammi per poter provvedere alle richieste che arrivano quotidianamente”, dice la titolare, Maria Catena Ingria, che racconta come, due anni fa, per imparare a fare le preparazioni, in particolare come estrarre i principi dell'olio, sono andati nella farmacia di Reggio Emilia del dottor Ternelli, il cui laboratorio galenico ha cominciato a fare preparazioni di farmaci a base di cannabinoidi per i pazienti bisognosi subito dopo che la cannabis per uso terapeutico è diventata legale, nel 2013.



“La importiamo dall'Olanda, in due titolazioni differenti: Bedrocan e Bediol – spiega Maria Catena Ingria -. La differenza sta nella concentrazione dei principi attivi, Thc e Cbd. La più usata è il Bedrocan. Non trattiamo ancora quella di produzione italiana, che al momento comprende solo il Bediol". Ogni mese in questa farmacia arrivano più di 30 prescrizioni, tra olio e cartine. La richiedono per lo più malati oncologici, persone con la sclerosi multipla. "Di solito sono anziani, afflitti da dolori oncologici, persone che hanno provato a fare diverse terapie senza successo. Ma ci sono anche giovani, persone che cercano sollievo dalle emicranie. Arrivano qui quando nessun beneficio viene dato loro da altro. La cannabis li fa sentire meglio, calma, rilassa, aiuta ad affrontare meglio il dolore da un punto di vista muscolare e mentale. Prima veniva vista come qualcosa di illecito ora invece si sa che è terapeutica in determinate patologie”.

Le prescrizioni, in carta bianca e non ripetibili, devono essere stilate seguendo un facsimile. Sono firmate da un medico, anche quello della mutua. "Deve avere anche una ricetta di oncologo o di uno specialista per la terapia del dolore dove sia accertata la necessità della cannabis", dice la farmacista. Il nome del paziente, per motivi di privacy, è sostituito da un codice identificativo; deve essere specificato che è resistente alle terapie convenzionale e viene indicata dose e modalità di somministrazione (bustina, gocce o cartina per inalazione) a seconda dell'entità del dolore, della gravità della situazione e della terapia di assorbimento migliore per il singolo caso.

Tra le modalità di somministrazione, dunque, c'è anche l'inalazione, oltre alle bustine per fare una tisana e l’olio, da prendere in gocce. Ma, spiega la dottoressa, "serve dotarsi di un apparecchio che è costoso".

 

La cannabis olandese costa di più rispetto a quella prodotta in Italia, anche se il prezzo si è abbassato negli ultimi anni. Nella farmacia Igea 30 bustine da 50 milligrammi ciascuna (ne servono una o due al giorno) costano 35 euro. "L’olio costa di più anche perchè è richiesto un'ulteriore certificazione, dopo la preparazione, che allunga i tempi e carica di 40 euro per chi acquista il prezzo finale. Una boccettina di olio, 5 grammi di sostanza, costa 150 euro compresi 40 euro per questa  “titolazione”", dice la farmacista. Infatti un decreto ministeriale del 9/11/2015 ha imposto di titolare, vale a dire calcolare la concentrazione di Thc e/o Cbd, ogni singola preparazione di estratto oleoso e i macchinari per poterlo fare sono molto costosi: per questo la farmacia si appoggia a laboratori esterni.

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