Cartellini dei prezzi aggiornati in ritardo Protesta al Lando

Una cliente trova differenze fra gli importi di scaffale e cassa L’azienda: «Casi sporadici, rimborsiamo se c’è un errore»
Di Nicola Stievano
Conselve, 22.03.2013.Furto al centro commerciale Lando.ph. Zangirolami.Nella foto: l'esterno del centro
Conselve, 22.03.2013.Furto al centro commerciale Lando.ph. Zangirolami.Nella foto: l'esterno del centro

CONSELVE. Dallo scaffale alla cassa il prezzo può cambiare perché l’aggiornamento dei cartellini accanto ai prodotti esposti non sempre è veloce al pari di quello informatico, collegato al codice a barre. Una cliente dell’Iperlando di Conselve racconta di aver notato delle differenze da 30 centesimi a oltre tre euro, ma la direzione del supermercato replica che in caso di errore o ritardi i clienti si sono sempre visti rimborsare la differenza aggiungendo poi che mai nessuno si è fatto vivo perché il prezzo pagato era più basso di quello esposto. La cliente ha segnalato via mail al “Mattino” di essersi trovata sullo scontrino un prezzo diverso da quello esposto e ha chiesto spiegazioni: «Mi è stato detto» racconta «che è un errore di chi ha esposto la merce. Però quando il fenomeno si ripete mi viene il sospetto che si tratti di una pratica abituale, un sistema furbo per far quadrare i conti».

Affermazioni che i responsabili dei supermercati Lando respingono. «Il prezzo del prodotto viene codificato dal cervellone informatico» spiegano dalla sede centrale di Pianiga («niente nomi, per favore», hanno chiesto) «e collegato al codice a barre dei prodotti di tutti i 12 nostri supermercati. In contemporanea vengono aggiornati i cartellini e qualche errore può scappare, è umano ma non è affatto così diffuso come la signora immagina. Altrimenti avremmo la fila di clienti ai nostri punti informativi. I controlli inoltre sono continui, tutte le settimane anche il nostro titolare visita i punti vendita e si accorge subito se l’etichetta è sbagliata. Comunque non c’è malafede, è tutto tracciato». La responsabile del supermercato di Conselve aggiunge che «in caso di contestazioni abbiamo sempre rimborsato la differenza con dei buoni spesa, addirittura anche senza lo scontrino e trascorsi gli otto giorni. I clienti che si presentano con qualche problema se ne vanno sempre soddisfatti. Se la signora l’avesse segnalato a noi ci saremo comportati allo stesso modo e con la massima trasparenza. Comunque si tratta di casi isolati e sporadici, fisiologici per la quantità di prodotti che trattiamo e la mole di lavoro quotidiana».

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