Centri estivi e Grest una manna per i genitori

Centri estivi, Grest, campi scuola. Con la fine dell’anno scolastico si è messa in moto la macchina organizzativa di quella che si conferma come la soluzione per migliaia di famiglie.
Parrocchie, società sportive, associazioni e cooperative di varia natura stanno accogliendo i ragazzi da lunedì scorso, altre inizieranno la settimana prossima o quella successiva. Sono soprattutto le parrocchie a coordinarsi, per garantire una continuità di soluzioni, mentre le strutture private offrono per lo più servizi continuativi dal 10 giugno a metà settembre, con una serie notevole di varianti.
Così, nell’anno in cui la giunta ha deciso di dire addio ai centri estivi comunali, i circa 400 ragazzi dai 6 ai 14 anni che ne avevano usufruito nel 2012 si sono rivolti ai centri convenzionati o alla parrocchia più vicina. «Abbiamo emesso un bando per individuare chi era intenzionato a gestire i centri estivi alle nostre condizioni» spiega Giuliana Truffa Giachet, capo settore dei Servizi scolastici del Comune, «fissando precisi parametri. Hanno risposto 18 gestori sparsi in tutta la città. Abbiamo fornito l’elenco ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, che si sono rivolti direttamente ai centri. Per famiglie con Isee sotto i 6 mila euro annui, poi elevato a 8 mila, il Comune ha stanziato un contributo».
I prezzi variano dagli 80 euro ai 110 settimanali per la giornata intera con mensa e dai 50 ai 60 per mezza giornata senza mensa. Ma sono proposte anche mezze giornate con mensa o giornate intere in cui i ragazzi si portano il pranzo da casa, ovviamente a tariffe differenti. Questo per i gestori privati selezionati dal Comune.
Le proposte economicamente più vantaggiose arrivano dalle parrocchie, che possono contare sulle strutture e soprattutto su un battaglione di volontari. Le tariffe variano molto a seconda del servizio offerto. Ma i numeri dimostrano che la parrocchia rimane un punto di riferimento soprattutto nel periodo estivo.
Un ruolo che il delicato momento economico ha ulteriormente valorizzato. I Grest che si alternano al vicariato dell’Arcella, tra Sant’Antonino, Buon Pastore e Altichiero, mettono insieme più di 300 ragazzi, la maggior parte ad Altichiero.
Alla Guizza sono in corso i Grest delle parrocchie di Santa Teresa e del Bassanello, che insieme raccolgono circa 350 ragazzi e 120 animatori. Allo Spirito Santo di Forcellini i ragazzi sono un’ottantina, cui si aggiungeranno quelli di Terranegra e San Camillo. Ad aiutare le 68 parrocchie padovane è la Pastorale cittadina giovani.
«Stiamo puntando sulla preparazione degli animatori» dice la referente Elena Savio, «che in quattro anni sono passati da 400 a 600 giovanissimi, coinvolti in tre fine settimana di formazione». Un’attività che ha suscitato anche l’interesse del Comune, soprattutto dopo l’incontro nel dicembre 2011 tra l’allora sindaco Flavio Zanonato e il vescovo Antonio Mattiazzo. «A partire da quest’estate» prosegue Elena Savio, «abbiamo coinvolto e chiesto il patrocinio del Comune per tre centri estivi che si svolgeranno a luglio». Sono quelli delle parrocchie della Santissima Trinità a San Bellino, di Santa Teresa alla Guizza e della Natività a San Giuseppe. I prezzi saranno di 45 euro settimanali, con agevolazioni per i fratelli e la possibilità di un pasto. Per rispetto ai ragazzi di altre confessioni, non ci saranno preghiere.
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