Che fine ha fatto Francesca Magro con il Coronavirus? "Festeggeremo i 40 anni della Moscheta"
La titolare del locale di corso Milano: "Mi mancano tanto i nostri clienti"

PADOVA. Francesca Magro, 71 anni, titolare dell'enoteca La Moscheta di corso Milano, che fine ha fatto con il Coronavirus?
"Sono a casa dal 4 marzo e non mi sono più mossa. Che tristezza, proprio quest'anno".
Perché? Cosa succede quest'anno?
"La Moscheta compie 40 anni, il 1 novembre prossimo".
Ricorda bene quel periodo?
"E come posso dimenticarlo? Io e mio marito Michelangelo Salmaso, dopo aver gestito l'enoteca Ai Tadi, decidemmo di imbarcarci in questa nuova avventura".
Moscheta. Come avete scelto questo nome?
"Ai Tadi venivano i ruzantini. La Moscheta è un'opera del Ruzante. Decidemmo di usarlo come nome per il nostro locale. Ha funzionato, direi".
Le piace il suo lavoro?
"Dal 1980 io non ho mai smesso di lavorare una volta. Ho dato l'anima per il negozio e ho avuto in cambio tanta soddisfazione. Mi piace tantissimo stare lì, ho un rapporto bellissimo con i clienti. E sa qual è la mia più grande soddisfazione?".
Quale?
"Non ho mai litigato con i clienti. Ho saputo conservare il mio sorriso, sempre".
E adesso come ve la cavate?
"Il locale è chiuso, lavoriamo solo con la vendita a domicilio di bottiglie ma è un 20% scarso del nostro giro d'affari abituale. Quindi non va proprio benissimo. Inoltre è una tristezza, un dolore grande".
Cosa le manca di più?
"Il ritmo che avevamo, la gente".
Cosa vuole dire ai suoi clienti?
"Che spero di rivederli il 1 novembre. Faremo un brindisi per i 40 anni della Moscheta e, spero, anche per la fine di questo incubo".
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