Che fine ha fatto Patrizia di Panciera con il Coronavirus? "Eccoci, siamo rinati"
Primo giorno di riapertura per la gelateria di Prato della Valle con il servizio per asporto: "C'era la fila. Che gioia vedere ancora la gente"

PADOVA..Che fine ha fatto Patrizia Callegaro della gelateria Panciera con il Coronavirus?
"Siamo tornati finalmente, un attimo che mi tolgo la mascherina".
Giusto, siete aperti ora?
"Sì, primo giorno di apertura al pubblico. Eravamo chiusi dal 12 marzo. Funziona solo l'asporto ma ci sembra di essere rinati".
La gelateria Panciera nasce nel 1936 in Prato della Valle. Ne ha viste tante in tutto questo tempo.
"Sì, ora possiamo dire di aver vissuto anche i tempi del coronavirus. Chissà cosa direbbe Apollonio Panciera, il nostro maestro, colui che ci ha insegnato a fare il gelato".
Voi eravate i dipendenti?
"Lavoravamo per lui fino a che, vent'anni fa, abbiamo rilevato la gelateria continuando con la sua tradizione. Siamo io, Roberto Zoppellaro e Fabrizia Nale".
Quindi come sta andando oggi, 25 aprile?
"Benissimo, c'era la fila fuori fino a un attimo fa. La gente chiama, prenota il gelato e se lo viene a prendere".
Siete rimasti chiusi in questo mese?
"No, facevamo servizio a domicilio. Ci sono stati giorni in cui abbiamo incassato solo 40 euro, altri in cui proprio nulla".
Quali sono i mesi migliori per voi?
"Febbraio, marzo e aprile sono meglio dell'estate. Ormai li abbiamo persi. Pazienza, ci rifaremo".
Avete difficoltà a gestire il servizio per asporto?
"Abbiamo chiuso la porta e teniamo aperta solo la finestrona. Qualcuno viene qua e vorrebbe fare colazione, con il cappuccino e il cornetto. Ma non possiamo ancora. O meglio: dovrebbe ordinare e poi andare a consumare nell'Isola Memmia. Evitiamo, tornerà anche il tempo delle colazioni".
Mi descriva questa giornata, il 25 aprile, in poche parole.
"I primi passi di una rinascita".
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