Diete abusive nel mirino del Nas

Nei guai i titolari e le commesse dei negozi Naturhouse: 19 denunce
BENESSERE. Sopra le serrande abbassate del centro Naturhouse di via Umberto I: il Nas di Padova ha denunciato per abuso di professione sanitaria anche i titolari dei negozi di Montegrotto Terme, Este e Albignasego
BENESSERE. Sopra le serrande abbassate del centro Naturhouse di via Umberto I: il Nas di Padova ha denunciato per abuso di professione sanitaria anche i titolari dei negozi di Montegrotto Terme, Este e Albignasego
 La soddisfazione dei clienti è inversamente collegata ai centimetri del girovita: Meno sono, più alto è il senso di benessere. Eppure per i carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Padova quelle diete non potevano essere «prescritte» perché i responsabili e le commesse (o i consulenti) dei centri Naturhouse del Padovano non ne avevano i titoli. Per questo sono finiti nei guai per esercizio abusivo della professione sanitaria. In undici sono stati denunciati a dicembre dagli uomini del capitano Pietro Mercurio nelle province di Verona, Vicenza, Rovigo. Otto, invece, gli indagati padovani: si tratta della titolare del negozio Naturhouse di Este (via Cavour 21, nel centro commerciale Estense) che è proprietaria anche del negozio al centro commerciale Il Faro di Giacciano con Baruchella (Rovigo), del responsabile e di una dipendente del Naturhouse del centro commerciale Ipercity ad Albignasego (via Verga), di un farmacista legale rappresentante del negozio di Montegrotto (via Roma 71/c) e del titolare e di due dipendenti del negozio Naturhouse di corso Umberto I 38 a Padova.  Tutti e diciannove dovranno rispondere del reato di esercizio abusivo della professione sanitaria in concorso perché secondo i carabinieri del Nas «i responsabili di una catena commerciale con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, hanno fatto prescrivere o prescritto diete alimentari connesse all'assunzione di integratori alimentari la cui attività è pertinente alla professione sanitaria di biologa nutrizionista». «Tutte le persone individuate - scrivono i militari - sono risultate sprovviste del titolo abilitante allo svolgimento di tale professione, ovvero della laurea in Biologia e relativa iscrizione alla sezione A dell'Albo dei Biologi».  Dopo aver certificato ciò, gli investigatori hanno attribuito le responsabilità ai legali rappresentanti delle singole ditte (il 90 per cento lavora in franchising per Naturhouse) e ai dipendenti che a «vario titolo si sono prestati nella somministrazione delle diete alimentari a favore dei clienti».  In pratica secondo l'accusa nessuno all'interno dei negozi nel mirino (in provincia c'è anche un Naturhouse a Piove di Sacco che, tuttavia, non è stato nemmeno sfiorato dall'inchiesta) poteva prescrivere diete o vendere gli integratori alimentari che aiutano a dimagrire. Naturhouse è una multinazionale con sede a Ferrara, specializzata nella «rieducazione alimentare» (grazie ad un metodo messo a punto in Spagna) che ha 300 negozi in tutta Italia, 1.800 nel mondo (1.300 solo in Europa) e che nel 2010 ha fatturato 45 milioni di euro dando lavoro a più di mille persone fra dipendenti e collaboratori. Nel sito www.naturhouse.it si legge che «tutti i centri mettono a vostra disposizione un professionista che dopo uno studio dietetico totalmente gratuito, vi aiuterà a raggiungere l'obiettivo desiderato». Per il Nas quei «profesisonisti» in realtà non lo sono: quindi la loro attività è totalmente fuori legge.  

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