Due esposti del M5S sulla piscina scoperta alla Conselve Nuoto

Segnalata a Procura e Corte dei Conti una convenzione ritenuta sospetta Il sindaco: «Accordo Comune-gestore solo nell’interesse della collettività»
Di Nicola Stievano

CONSELVE. La nuova piscina scoperta dell’impianto di via Pampaloni è il nuovo terreno di scontro fra il Movimento 5 Stelle e il sindaco. Secondo i consiglieri di opposizione pentastellati il Comune avrebbe dovuto rivedere la convenzione che regola i rapporti con la Conselve Nuoto, la società che gestisce l'impianto, dopo la costruzione della piscina scoperta nel giardino esterno. Per il sindaco invece l'iniziativa, a totale carico della società, non va ad intaccare i termini dell'accordo perché non porterebbe comunque alcun vantaggio economico per l'amministrazione comunale, anzi. Ma il Movimento 5 Stelle insiste e invia una segnalazione all'autorità di vigilanza sugli appalti, alla Corte dei Conti per presunto danno erariale e persino alla Procura della Repubblica per l'ipotesi di reato di frode in pubbliche forniture. «La piscina di Conselve è stata realizzata in "project financing" e diventerà proprietà comunale allo scadere della convenzione, nel 2032», afferma il consigliere di opposizione Luca Martinello. «Comune e privato hanno firmato un contratto in cui stabiliscono i reciproci impegni e fissano le tariffe e la durata della concessione, con un giusto guadagno per il privato e un corretto interesse pubblico. Dopo la costruzione della piscina scoperta, non prevista inizialmente, il Comune non ha chiesto alcuna modifica contrattuale visto il maggior reddito generato dal nuovo impianto».

Per il sindaco Antonio Ruzzon il Movimento 5 Stelle sta prendendo un abbaglio perché ha frainteso il rapporto che sussiste fra il Comune e il gestore della piscina. «I documenti parlano chiaro», afferma Ruzzon, «nel confermare che il nostro Comune dalla costruzione della piscina non trae alcun beneficio economico, anzi ha speso 1,6 milioni di euro di fondi propri e si è fatto garante per un mutuo da 900 mila euro contratto dalla società. Il project financing funziona così. Quando il gestore ci ha comunicato di voler costruire la piscina scoperta abbiamo deciso di lasciare che l'iniziativa fosse totalmente privata proprio per non aumentare l'impegno della parte pubblica. Nessun danno quindi, semmai una ulteriore spesa evitata».

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