È aroma o puzza? Il caffè Diemme non piace ad Alati

ALBIGNASEGO. Aroma o puzza? La questione è soggettiva e dipende dalla sensibilità delle cellule olfattive di ogni essere umano. Sta di fatto che quelle dell’avvocato Federico Alati, con studio ad Albignasego, dove ha ricoperto l’incarico di assessore, vengono “colpite” dall’odore della torrefazione dell’azienda Diemme Caffè. A tal punto da scrivere all’Arpav e all’ufficio Ambiente della Provincia di Padova, sollecitando controlli.
«Nelle zone di Sant’Agostino e Mandriola si percepiscono forti emissioni atmosferiche provenienti dalla torrefazione del Caffè Diemme situata in strada Battaglia», dice Alati. «Emissioni odorose, molto acute, percepite solitamente nella fascia oraria tra le 8.30 e le 9, fine settimana esclusi. L’odore della torrefazione è di per sé fastidioso e nauseabondo, ma sono arrivato a chiedere all’Arpav di controllare la qualità dell’aria e del tipo di emissioni, così da assicurare che tali fumi non contengano sostanze pericolose per la salute». E si riserva pure di provvedere ad eventuali azioni legali per “getto pericoloso di cose”.
«Ci siamo trasferiti ad Albignasego nel 2009, dalla storica sede dietro l’hotel Milano, in piano centro a Padova», replica il presidente della Diemme Caffè, Giannandrea Dubbini, «in un impianto tecnologicamente all’avanguardia, con bassissimi livelli di emissioni di fumi e nessuna sostanza nociva, come certificato dai periodici controlli che eseguiamo noi stessi, e anche dall’Arpav. In Italia ci sono circa 800 torrefazioni di caffè, la maggior parte delle quali nel cuore delle città, e nessuno protesta: in 50 anni che siamo stati a Padova non abbiamo ricevuto lamentele. È vero che nei giorni di bassa pressione e quando soffia il vento, il profumo (perché per me è tale) della torrefazione può arrivare nelle case. Ma eseguiamo la torrefazione, quindi la tostatura, solo tre o quattro mattine a settimana. Comprendo che ognuno possa avere una propria sensibilità e quello che io sento come un aroma per altri è un odore insopportabile. Ma meglio un odore di caffè, rispetto a quelli di altri tipi di attività».
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