Esposto anonimo: «Il capo dei vigili tolse la multa al sindaco»

Segnalazione alla Procura per una sanzione con l’autovelox. Il primo cittadino: «Ero in servizio e l’ho dimostrato, tutto in regola»

VIGONZA. «Come mai tutti i cittadini di Vigonza pagano le multe mentre il comandante annulla gli autovelox al sindaco? Un sindaco, per esigenze istituzionali, può superare i limiti di velocità e non pagare le multe? Come mai il comandante solo per questo verbale non chiede l’annullamento in Prefettura, ma lo annulla in autotutela con un provvedimento che non ha avuto nemmeno il coraggio di protocollare?»

Sono i tre “capi d’accusa” che un anonimo ha messo nero su bianco in un esposto inviato alla Procura della Repubblica, allegando la documentazione riguardante il superamento del limite su via del Commercio, il rondò di Busa, il 4 aprile 2008 alle 10.20 da una Renault intestata al sindaco Nunzio Tacchetto. In quel tratto il limite è di 40 all’ora, l’autovelox ha registrato 68 chilometri orari.

Di conseguenza le due vigilesse di turno hanno elevato una sanzione di 164,97 euro comprensiva dei 16,97 euro di notifica. Ma la multa è stata annullata in autotutela dal comandante dei vigili perché il sindaco ha dichiarato per iscritto che si stava muovendo all’interno del territorio per esigenze istituzionali.

Raggiunto al telefono, Tacchetto si fa una sonora risata: «Una denuncia anonima non dovrebbe essere nemmeno presa in considerazione. Certo che, poverino, covare nell’animo per 5 anni sentimenti repressi deve averlo stravolto. Questo anonimo abbia la compiacenza di dirmi qualcosa di più. Se il suo scopo è screditare il sindaco, poteva farlo l’anno scorso in campagna elettorale. Se invece vuole screditare i vigili non ci riuscirà, perché gli atti non sono segreti e tutto viene fatto alla luce del sole».

Già, perché la persona nel mirino dell’anonimo potrebbe essere pure il comandante della Polizia locale Marco Ferrarella. Ma Tacchetto respinge l’illecito: «Le sanzioni annullate vengono protocollate e motivate, non sono atti segreti. L’anonimo non è andato a scovare atti nascosti e la cosa non è di poco conto. Sicuramente ci sono dei passaggi intermedi che ha omesso ad arte per far apparire la cosa come illecita, ma tutto è tracciabile».

C’è un altro punto oscuro nella vicenda: a una delle due vigilesse che firmò il verbale al sindaco, nel dicembre scorso era stata cambiata la mansione perché, avevano spiegato dal Comune, commetteva errori nella stesura dei verbali. Questo aveva provocato il duro intervento di Ettore Furlan, segretario della Cisl Funzione Pubblica. Ebbene, quella vigilessa ha chiesto e ottenuto il trasferimento. «Non c’è alcun collegamento fra i fatti», assicura Tacchetto, «la vigilessa ha chiesto l’avvicinamento a casa e per come l’ho conosciuta io non ho nulla da dire. L’ho trovata una persona che cercava di fare il suo lavoro nel migliore dei modi».

Ma chi sarà mai l’anonimo? Voci di corridoio affermano sia un personaggio ampiamente legato a qualcuno che se n’è andato via.

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